12 gennaio 2024 | DALLE GIORNATE DI BILOTT AL DOCUMENTO CNR-IRSA DI FINE ANNO ATTRAVERSO L’INCHIESTA DI RADAR MAGAZINE E LE ULTIME RISULTANZE SCIENTIFICHE (PFOA CANCEROGENO) E PROCESSUALI (3890 MORTI)

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di Comitato di Redazione

In questo articolo raccogliamo il prezioso materiale degli ultimi mesi di lotta-ricerca-indagine collettiva che ha portato ai risultati che sono oramai sotto gli occhi di tutti: la pericolosità, tossicità, insostenibilità dei Pfas e di coloro che li hanno prodotti per anni, spesso adottando pratiche criminose o scegliendo strade di utilizzo che bisogna assolutamente bandire, come gli usi militari o altri profitti di conclamato impatto negativo per la società e per il pianeta intero. Seguono una raccolta di fatti, fotografie e documenti, con delle brevi presentazioni.
Comitato di Redazione PFAS.land

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LE GIORNATE DI BILOTT

Dal 21 al 28 maggio il celebre avvocato americano Robert Bilott, famoso per le sue lotte contro i colossi americani produttori di PFAS raccontati nei film Dark Waters e The Devil We know, è ritornato in Italia come testimone chiave al Processo Miteni, attualmente in corso. Di seguito una breve sintesi delle sue giornate, per quanto riguarda gli appuntamenti ufficiali e salienti.

Il 22 di maggio, accompagnato da Alberto Peruffo (ricordiamo che Bilott fu protagonista in Italia nell’ottobre 2018 con una grande serata al Teatro di Lonigo, quindi un passaggio in Regione Veneto presso la Commissione PFAS, per finire come testimone informato sui fatti presso la Procura di Vicenza >> qui documenti e foto del periodo), l’avvocato Bilott entra in tribunale per la prima udienza calendarizzata. A causa dell’incompetenza della Corte d’Assise e delle parti congiunte nel convocare un traduttore esperto, l’udienza viene fatta saltare. Si scoprirà che la traduttrice scelta dalla Corte non ha nessuna competenza tecnica (un semplice diploma al liceo linguistico), senza preparazione gergale in campo giuridico, chimico, fisico, ecologico. Inoltre non rientra neppure nella lista ufficiale degli interpreti della Procura. L’udienza viene rinviata dalla giudice Antonella Crea all’udienza successiva, già calendarizata, comunicando che hanno trovato un interprete, ma arriverà dal Piemonte. Tra lo stupore e l’indignazione generale.

Il 23 di maggio visita gli orti “I Frutti di Marta” presso Villa Zileri Motterle organizzata da Retegas Vicentina, accompagnato da Marzia Albiero ed Elisabetta Donadello. Il 24 di maggio partecipa al meeting preparato in suo onore, mediante teleconferenza, presso la sede di Greenpeace a Roma e accompagna “moralmente” la consegna del BAN PFAS MANIFESTO della delegazione No Pfas italiana al Parlamento italiano, Camera dei Deputati, formata da Alberto Peruffo di PFAS.land, Giuseppe Ungherese di Greenpeace, la giurista Claudia Marcolungo dell’Università di Padova, il sindacalista Giampaolo Zanni (segretario CGIL Vicenza), l’ematologo Francesco Bertola e il chirurgo Claudio Lupo (portavoce ISDE Italia), gli attivisti Luca Cecchi e Michela Piccoli (Mamme No Pfas). Il bando è frutto di un lavoro collettivo pluriennale che ha visto la firma di 122 associazioni, gruppi, organizzazioni europee.

Il 25 di maggio viene finalmente ascoltato come testimone al Processo Miteni. Ci saranno ben 4 intrepreti (1 della controparte). Sarà interrogato dalle varie parti per 8 ore, passando circa 9 ore in tribunale. La sua testimonianza si dimostrerà dirimente, quindi “chiave” ai fini processuali, soprattutto per 2 passaggi: la ricostruzione storica della fornitura tra Miteni e DuPont, quando la 3M smise di essere il produttore-fornitore dei PFOA; la documentazione scientifica americana sulla tossicità delle sostanze. Curioso il fatto che la Corte e le parti interroganti non riescano a recepire il primo importante passaggio, sottolineato da Bilott con la frase: «I have the documents here» e nessuno chieda i citati documenti per essere depositati agli atti. Solo in extremis, alla fine delel 9 ore, grazie a un intervento esterno, vengono recepiti dalla Corte. Anche qui, nello sgomento generale.

La sera del 25 maggio l’avvocato parteciperà come spettatore a una serata informativa dal titolo LE VITE CAPOVOLTE organizzato dalle Mamme No Pfas a Lonigo. Il 26 maggio, la mattina, nonostante le difficoltà dell’Ateneo Patavino nel pubblicizzare l’evento (ricordiamo che ha come direttore di Medicina del Lavoro il “negazionista” Angelo Moretto, protagonista di uno dei momenti più bassi della narrazione-lotta contro i Pfas), l’Università di Padova indice una lezione presso la Facoltà di Economia dal titolo «Poisoned water, corporate greed and one lawyer’s battle». Organizzato dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali e dal Centro di Ateneo per i Diritti umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, partecipano alla discussione i professori Uni PD Roberto De Vogli, Alberto Lanzavecchia, Claudia Marcolungo ed Elena Pisani, con la ricercatrice Sara Valsecchi del CNR-IRSA e Giuseppe Ungherese di Greenpeace. Introduce e modera Alberto Peruffo, con la traduzione simultanea di Stefania Romio, di PFAS.land.

La sera del 26 maggio presso il Teatro Mattarello di Arzignano – con la collaborazione di CiLLSA e la Biblioteca Comunale, coordinate da Donata Albiero e Giovanni Fazio – tutto il movimento No Pfas si riunirà in suo onore per una serata culturale dove saranno presentati il documentario «Lavoro avvelenato» di Gianni Poggi e il libro/esposizione «Formula di un disastro invisibile» di Federico Bevilacqua. La mattina successiva il tour italiano di Robert Bilott si chiuderà con un importante conferenza stampa di riassunto della settimana, presso il giardino del B&B Nonna Amelia dove prenderanno parola per la sintesi dei giorni citati Alberto Peruffo (PFAS.land), Giuseppe Ungherese (Greenpeace), Gianpaolo Zanni (CGIL), Laura Ghiotto (Mamme No Pfas).

GALLERIA GIORNATE BILOTT
[foto di Stefano Schirato, Federico Bevilacqua e AA.VV. indicati nel nome file]

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L’INCHIESTA DI RADAR MAGAZINE

A metà 2023 esce la grande inchiesta a firma di Gianluca Liva e con le foto di Stefano Schirato per Radar Magazine, collettivo di giornalisti/e e fotografi/e indipendenti, specializzati nel giornalismo scientifico e ambientale. I loro lavori sono stati pubblicati su National Geographic, New York Times, New Yorker, The Guardian, Nature, BBC, El País, Le Scienze, La Repubblica, L’Espresso, Il Tascabile, Pagella Politica, VICE e altre riviste.

«RADAR Magazine è una rivista online che racconta le crisi più importanti del presente: il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità mondiale, l’inquinamento degli ambienti in cui viviamo. RADAR ti dà la prospettiva e il contesto di cui hai bisogno per formare le tue idee sul mondo, spiegando questioni complesse in maniera chiara e senza tecnicismi».

L’inchiesta è molto importante, anche se presenta un punto critico sulla Mappa pubblicata da Le Monde, dove sono stati riscontrate alcune discrepanze metodologiche nell’assegnare gli hotspot, come da nostra nota in calce all’articolo del 6 aprile 2023.

L’inchiesta europea

L’inchiesta in Veneto

  1. ACQUA, SANGUE E PFAS. IL DISASTRO AMBIENTALE DEL VENETO
    https://www.radarmagazine.net/acqua-sangue-e-pfas-il-disastro-ambientale-del-veneto/
  2. UNA VITA DEDICATA ALLA LOTTA CONTRO I PFAS: INTERVISTA A ROBERT BILOTT
    https://www.radarmagazine.net/robert-bilott-intervista-pfas/
  3. CONVIVERE CON IL DISASTRO. PFAS E RESPONSABILITÀ PUBBLICA IN VENETO
    https://www.radarmagazine.net/pfas-convivere-con-il-disastro-veneto/
  4. IN VENETO, UN FUTURO SENZA PFAS SEMBRA IMPOSSIBILE
    https://www.radarmagazine.net/in-veneto-un-futuro-senza-pfas-sembra-impossibile/

L’inchiesta in Europa e Piemonte

  1. PFAS, CONSULTA LA MAPPA EUROPEA DEGLI INQUINANTI ETERNI
    https://www.radarmagazine.net/pfas-mappa-europea-degli-inquinanti-eterni/
  2. PFAS, IL CASO DEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO. PARTE 1: LE PERSONE
    https://www.radarmagazine.net/pfas-spinetta-marengo-parte-1-le-persone/
  3. PFAS, IL CASO DEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO. PARTE 2: LE ISTITUZIONI
    https://www.radarmagazine.net/pfas-spinetta-marengo-parte-2-le-istituzioni/
  4. PFAS, IL CASO DEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO. PARTE 3: L’AZIENDA
    https://www.radarmagazine.net/pfas-polo-chimico-di-spinetta-marengo-parte-3-azienda/

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IL PFOA E IL PFOS, CANCEROGENI

Il PFOA certamente cancerogeno. Il PFOS possibilmente cancerogeno. Una pietra miliare contro gli inquinatori. Un pugno di ferro al Processo Miteni.

Questo l’incipit della notizia uscita il 30 di novembre 2023 sull’importante risultato scientifico appena reso pubblico dalla più autorevole agenzia di ricerca sul cancro a livello internazionale:

«Nel novembre 2023, un gruppo di lavoro di 30 scienziati provenienti da 11 paesi si è riunito presso l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) a Lione, in Francia, per finalizzare la valutazione della cancerogenicità di due agenti: acido perfluoroottanoico (PFOA) e acido perfluoroottansolfonico (PFOS), compresi i loro corrispondenti isomeri e sali. Il PFOA è stato classificato come “cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 1) sulla base di prove “sufficienti” di cancro negli animali da esperimento e di prove meccanicistiche “forti” negli esseri umani esposti. L’evidenza di cancro negli animali da esperimento era “sufficiente” perché in uno studio di Buona Pratica di Laboratorio (GLP) è stata osservata una maggiore incidenza di una combinazione appropriata di neoplasie benigne e maligne in entrambi i sessi di una singola specie. L’evidenza meccanicistica era “forte” negli esseri umani esposti perché si è scoperto che il PFOA induce alterazioni epigenetiche ed è immunosoppressore. Inoltre, c’erano prove “limitate” di cancro negli esseri umani per quanto riguarda il carcinoma a cellule renali e il cancro ai testicoli. Il PFOS è stato classificato come “possibilmente cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 2B) sulla base di prove meccanicistiche “forti”. L’evidenza per il cancro negli animali da esperimento era “limitata” per il PFOS e l’evidenza per quanto riguarda il cancro negli esseri umani era “inadeguata”. Queste valutazioni saranno pubblicate nel volume 135 delle monografie IARC».

Il resto qui >> https://www.thelancet.com/…/PIIS1470-2045(23…/fulltext

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3890 MORTI IN PIU NELLA ZONA ROSSA DEL VENETO


La testimonianza «agghiacciante» al Processo Miteni di Annibale Biggeri, uno dei più importanti esperti di epidemiologia dei tumori, Professore Ordinario di Statistica Medica, chiamato dalla stessa Regione Veneto a fare degli approfondimenti. Queste le conclusioni del suo studio: 3890 morti in più tra il 1985 eil 2018, il 7% in più rispetto alla popolazione del Veneto non contaminata, 1 morto ogni 3 giorni per 40 anni, con rischio maggiore di patologie e mortalità più si è giovani.

«Il fattore scatenante è stata l’acqua». Specie quella fornita dagli acquedotti, come quello di Almisano. Se consideriamo che per anni i gestori degli acquedotti non hanno avvertito i cittadini che stavano filtrando l’acqua, malamente, a voi le conclusioni.

La testimonanza dell’11 dicembre 2023 in tribunale, di fronte alla Corte d’Assise di Vicenza, nel servizio del TGR >> https://www.rainews.it/…/vicenza-padova-verona-studio…

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LECTURE CNR-IRSA DI FINE ANNO «UN MONDO SENZA PFAS»


La preziosa ”Xmas Lecture” preparata da Stefano Polesello e Sara Valsecchi, ricercatori CNR-IRSA che per primi scopersero i PFAS nel Po, in Italia, Veneto, Piemonte, etc, e che ancora oggi guidano la ricerca e sono al nostro fianco nella lotta contro queste temibili sostanze.

Il PDF della Lecture >> https://pfasland.files.wordpress.com/2023/12/e-possibile-un-mondo-senza-i-pfas.pdf

UN AUGURIO PER IL 2024 a tutto il movimento No Pfas e a tutti coloro che seguono il nostro sito. Che sia una rinascita collettiva. Senza Pfas.

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Comitato di Redazione PFAS.land
12 gennaio 2024

Foto Cover // Archivio PFAS.land > Lezione/conferenza Poisoned water, corporate greed and one lawyer’s battle presso l’Università di Padova Facoltà di Economia, 26 maggio 2023

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