Basta con questa caccia sciagurata!

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Il 21 settembre 2025 inizia l’ennesima stagione venatoria in Italia, con il consueto risultato di stragi di altri animali e di morti e feriti umani.

Ben poco importa al Governo Meloni e alla maggioranza parlamentare che lo sostiene.

Fringuello (Fringilla coelebs) e cartuccia

Com’è noto, è in discussione al Senato della Repubblica il disegno di legge “Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio (disegno di legge n. 1552) a iniziativa dei senatori Malan, Romeo, Gasparri, Salviti, per sostituire l’attuale legge n. 157/1992 e s.m.i.

Si tratta – con qualche depurazione minima – dell’ignobile testo predisposto dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida (cacciatore, figlio e nipote di cacciatori), non proposto formalmente dal Governo perchè ritenuto indigeribile, ma attualmente ulteriormente peggiorato da vari emendamenti provenienti da esponenti del centro-destra.

Daino (Dama dama)

Il disegno di legge n. 1552 è semplicemente stomachevole, punta a eliminare il divieto di caccia nelle foreste demaniali, consente di riaprire gli impianti per la cattura degli uccelli migratori con le reti (uccellagione), cancella la chiusura obbligatoria della stagione di caccia entro la prima decade di febbraio, impone la riduzione delle aree naturali protette per consentirvi la caccia.  

Cinghiali (Sus scrofa)

Un’oscena proposta di legge, solo l’ultima indecenza a favore dei cacciatori e in danno della fauna selvatica e della sicurezza pubblica degli Italiani.

Di fatto, fra caccia e piani di abbattimento della fauna selvatica non vi sarà un lembo di pace sottratto a pallini e pallettoni in questa povera Italia.

Ben 55 associazioni ambientaliste e animaliste chiedono ai senatori e ai deputati di non votare questa vergognosa proposta.

Il prossimo 21 ottobre 2025 è previsto l’inizio dell’esame nell’Aula del Senato.

Capriolo (Capreolus capreolus)

Come contrappeso, per far sentire la voce della stragrande maggioranza degli Italiani contrari alla caccia e, soprattutto, contrari al vergognoso disegno di legge proposto da esponenti della maggioranza governativa al Senato, abbiamo a disposizione lo strumento previsto dalla Costituzione della “proposta di legge di iniziativa popolare” (art. 71 Cost.).

Il 19 settembre 2025 viene depositata al Senato la proposta di legge d’iniziativa popolare contro la caccia, promossa dalle associazioni nazionali animaliste ENPA, LAC, LAV, Animalisti Italiani, LNDC Animal Protection e OIPA e sostenuta concretamente dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), con più di 53 mila firme di cittadini italiani.

Merlo femmina (Turdus merula)

Chiede, in sostanza, l’abolizione della caccia e dovrà essere oggetto dell’esame in Parlamento al pari e in contemporanea all’ignobile disegno di legge proposto da esponenti della maggioranza governativa al Senato, in quanto sulla stessa materia.   

Il GrIG denuncia con forza il patetico clientelismo elettorale di chi vuol favorire in tutti i modi, anche con elargizioni di fondi pubblici sottratti a ogni controllo, la minoranza corporativa venatoria ai danni della fauna selvatica, degli interessi e della sicurezza degli Italiani: basta con questa caccia sciagurata!

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Lupo (Canis lupus, foto Raniero Massoli Novelli)

(foto Raniero Massoli Novelli, L.A.C., S.D., archivio GrIG)

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