Bufera su Petrecca direttore RaiNews: tagli su un pezzo su La Russa jr

9 months ago 72

“Nei giorni scorsi una collega ha deciso di ritirare la firma sul pezzo per Rainews.it relativo al ”caso La Russa jr” e alla polemica legata ai commenti della ministra Roccella e di Filippo Facci”.

Lo rende noto il cdr di Rainews in una comunicazione interna inviata ai colleghi della redazione. “Lo ha fatto perché il testo è stato stravolto rispetto alla versione da lei scritta (dal testo sono stati eliminati ampi stralci di quanto accaduto) – spiega il comitato di redazione -. Secondo quanto riferito dalla line alla collega, le modifiche, che consistevano nel togliere i riferimenti alle polemiche, sarebbero state richieste dal direttore con la motivazione che non si trattava ‘di una notizia’”. “Posizione ovviamente inaccettabile – sottolinea il cdr -. Per questo il CdR ha chiesto a Paolo Petrecca di motivare la sua decisione. Ma il direttore ha preferito scrivere alla collega e non rispondere al cdr, manifestando, ancora una volta, il disprezzo per le regole sindacali”. Il cdr “ringrazia la collega per la sua scelta di rigore e di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno il diritto a una informazione libera e completa. Con l’occasione, inoltre, il cdr ha voluto segnalare, ancora una volta, l’assoluto sbilanciamento degli ospiti in diverse trasmissioni: clamoroso il caso della rassegna stampa di sabato sera (la registrazione e a disposizione di tutti) nel corso della quale lo stesso conduttore ha espressamente preso posizione sullo scontro governo magistratura. Se dovesse proseguire l’atteggiamento di mancate risposte da parte del direttore, porteremo la questione in azienda e valuteremo se informare la Commissione di Vigilanza”.

Petrecca: polemiche strumentali di pennivendoli

“Non ho dipinto una situazione idilliaca, in tutte le redazioni c’è un cdr che si fa portavoce delle situazioni, vogliamo chiamarle così, di malcontento. In una redazione di 150 persone, difficilmente riesci ad accontentare tutti quelli che bussano alla porta per voler essere promossi o fare carriera ed è normale che ci sia qualcuno scontento”. Lo dice come premessa il direttore di Rai News, Paolo Petrecca, in audizione alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. “Considerate – aggiunge – che gestisco tre redazioni anche quella del sito a cui fanno riferimento le notizie di oggi riprese “ad arte” dopo alcune esternazioni e che danno l’idea di un malcontento che sembra diffuso ma in realtà non è così. Ho moltissimi attestati, anche molti messaggini dove viene detto dai colleghi che prendono la distanze da quello che dice il cdr. Non voglio fare quello che è tutto rose e fiori ma c’è un lavoro di squadra e quello che facciamo lo facciamo grazie alla squadra che ho. Una squadra affiatata”.

“So che questa commissione ha in animo il bene della Rai e del servizio pubblico esattamente come me e per questo vi auguro buon lavoro. Sono alla Rai da 22 anni, sono entrato da precario, ho sempre lavorato guardato al cuore della notizia e ho sempre creduto nel pluralismo, dando spazio a tutti. Non ho mai ricevuto rilievi in 16 anni. A Rai News sono cresciuto gradatamente e solo con le mie forze”. Dice Petrecca, in audizione ribadendo che dopo la nomina a direttore da parte di Fuortes si è sempre considerato un “primus inter pares” e ha sempre puntato sul lavoro di squadra. “In quest’anno e mezzo sono stato molto criticato, spesso anche attaccato per motivi ideologici, non ho mai replicato, credo che nella vita la migliore risposta sia quella che viene dal lavoro”, prosegue Petrecca. “Ho intenzione di continuare a lavorare senza avere cura delle speculazioni e dei commenti “da ballatoio”. In fondo si tratta di polemiche strumentali riportate da qualche giornale, spesso composto più, lasciatemelo dire, da pennivendoli dell’informazione che da seri cronisti”.

Chiamato a dare ulteriori spiegazioni in particolare sul termine da lui usato “pennivendoli” il direttore di Rai News ha detto di non averlo scelto a caso: “Come sapete – spiega – viene da Giovanni Papini. Non parlo dei miei colleghi di redazione ovviamente ma di quelli degli articoli usciti su Il Foglio o su Il Fatto Quotidiano di maggio dove vengono detto delle inesattezze nei miei confronti e delle cose al limite della querela. Anzi è probabile che io vada per le vie legali verso questi colleghi che peraltro non conosco”. E continua: “A me hanno insegnato che si va alla fonte quando si scrive di un fatto. Non mi ha mai chiamato nessuno per chiederemi che cosa volevo dire. Eppure sono uscito sui giornali. Quindi – conclude – il pennivendolo è colui che scrive in base agli interessi personali e non in base alla deontologia professionale”.

“La Rai da sempre quando c’è il presidente del Consiglio mette il segnale di diretta. Questo è ora ed è sempre stato così negli All News come noi”. Prosegue Petrecca, in audizione alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi rispondendo alle polemiche sulla diretta di maggio per il comizio conclusivo di Meloni, Tajani e Salvini a Catania e qualche giorno prima della Meloni ad Ancona.

Per quanto riguarda invece le critiche sui servizi dedicati alle vicende del figlio di La Russa dice: “Noi abbiamo una chat dove direttore e vicedirettori (le cosidette line alte) affrontano i temi del giorno. Quando è uscita la notizia riferita a Facci, io ho detto sostanzialmente: ‘Guardate che la vicenda di Facci va trattata in maniera diversa. Non significa che ho detto di tagliare. Il taglio non è stato fatto. Significa invece mettere nel sito da una parte la questione La Russa e dall’altra Facci e questo proprio nel segno e nel rispetto del pluralismo, notizia poi ripresa dalla presidente Floridia il giorno dopo. Credo che le notizie siano ancora lì. Io non ho tagliato nulla, evidentemente è passata un’informazione in maniera sbagliata dal punto di vista della line e questo fa parte del gioco. Un mio vicedirettore o un mio caporedattore possono non aver capito quello che detto ma io ho dato un’informazione molto chiara”.

M5s: Petrecca dia spiegazioni

“Chiediamo al direttore di RaiNews Paolo Petrecca di fare chiarezza e motivare alcuni episodi poco edificanti che riguardano la sua testata”. Lo dicono gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai.
“Sabato scorso un giornalista si è così pronunciato nel corso di una diretta sul canale all news del servizio pubblico: ‘È bastato che il guardasigilli Nordio annunciasse i capisaldi della riforma che sono scoppiate due nuove vicende: quella di Delmastro e quella di Santanchè’. Sarebbe questa una allusione al fatto che la magistratura avrebbe aperto quelle inchieste per dare un messaggio al governo? È questo quello che intendeva il giornalista di RaiNews?” sottolineano gli esponenti del Movimento 5 Stelle. “E ancora: ci giunge voce che un pezzo di RaiNews sul caso del figlio di Ignazio La Russa sarebbe stato tagliato nella parte in cui riportava le annesse polemiche legate ai commenti di Filippo Facci, caso su cui abbiamo depositato una interrogazione in commissione di vigilanza.
Addirittura la giornalista che aveva realizzato il pezzo avrebbe tolto la sua firma sul servizio. È vero? E se sì quale sarebbe la motivazione? Su tutto questo chiederemo chiarezza nel corso dell’audizione che si svolgerà questa sera in commissione di vigilanza proprio con Paolo Petrecca” affermano gli esponenti del Movimento 5 Stelle. (ANSA).

De Cristofaro: ‘Perfetto come direttore di TeleMeloni’

“Il direttore di Rainews24 Paolo Petrecca stasera in commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai deve fare chiarezza sulla denuncia del Cdr circa un suo intervento su una sua giornalista per modificare un pezzo di cronaca sulla presunta violenza sessuale di Leonardo La Russa e le polemiche legate ai commenti di Filippo Facci”. Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato Peppe De Cristofaro, componente della commissione di Vigilanza Rai.”Un intervento a gamba tesa inammissibile che lede il principio cardine del servizio pubblico radiotelevisivo: un’informazione libera e completa – aggiunge -. La testata diretta da Petrecca è di primaria importanza per il servizio pubblico, essendo l’unica rete all news della Rai”. “Purtroppo il direttore Petrecca non è nuovo a questo tipo di cose – prosegue De Cristofaro -. Nel maggio scorso si attirò le giuste critiche per violazione del pluralismo e della par condicio mandando in onda il comizio conclusivo di Meloni, Tajani e Salvini a Catania e qualche giorno prima della Meloni ad Ancona, sempre per le amministrative. Oppure la foto con Salvini l’anno prima durante un tour elettorale in Calabria del leader della Lega, per non parlare delle partecipazioni al festival di Fratelli d’Italia Atreju. Il tutto in palese contrasto con il dovere di indipendenza cui è chiamato un direttore del Servizio Pubblico radiotelevisivo italiano”.
“Petrecca è perfetto come direttore di TeleMeloni un po’ meno come campione del pluralismo”, conclude. (ANSA).

Pd preoccupato

“Le notizie che apprendiamo sul comportamento del direttore di Rainews Paolo Petrecca preoccupano per più motivi. Da una parte sembra esserci il mancato rispetto del lavoro giornalistico e quindi della libertà di stampa, particolarmente grave per una testata del servizio pubblico, dall’altra ne emerge anche un atteggiamento antisindacale senza rispetto per le richieste del Cdr. Non sono nuove, inoltre, le scelte in favore del centrodestra, come quella di mandare in diretta il comizio dei leader durante la campagna elettorale delle amministrative. E oggi si aggiungono le accuse di scarso equilibrio nelle trasmissioni di approfondimento. Ci chiediamo se questi comportamenti siano compatibili con la direzione di una testata come Rainews”. Così in una nota i componenti del Pd della commissione di Vigilanza Rai. (ANSA).

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