Calcio femminile, sui Mondiali senza tv interviene Abodi

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Alla fine è dovuto intervenire il ministro per lo sport. Andrea Abodi, con un tweet, ha reso noto di aver incontrato Amélie Oudéa-Castéra, ministro per lo sport francese, e Miquel Iceta Llorens, ministro della cultura in Spagna. Al centro dell’incontro, avvenuto la scorsa settimana, il coordinamento di un’azione comune tra le tv nazionali dei rispettivi paesi e la Fifa “per rendere televisibili anche in Italia le nostre Azzurre”.

Mondiali di #calcio femminile: ho incontrato la scorsa settimana i colleghi francese @AOC1978 e spagnolo @miqueliceta Obiettivo: coordinare un’azione comune verso le nostre TV e @FIFAcom per rendere televisibili anche in #Italia le nostre Azzurre. @RaiSport @SkySport @CorSport

— Andrea Abodi (@andreaabodi) May 28, 2023

I diritti di Fifa Womens’ World Cup 2023

“Le offerte tv dall’Europa sono al limite del vergognoso”, ha più volte ribadito il presidente della Fifa Gianni Infantino a proposito del Campionato del Mondo femminile che si terrà in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto. L’offerta arrivata dall’Italia è la più bassa tra quelle dei più grandi paesi europei. Un milione di euro a fronte dei 10 milioni chiesti dalla Fifa. Lontana dalle offerte giunte dall’Inghilterra (8 milioni di euro) e dalla Germania (5 milioni di euro).

Il fuso orario di certo non aiuta con le partite delle azzurre che si disputeranno quando da noi è ora di colazione, mettendo quindi in difficoltà una raccolta pubblicitaria che potrebbe rendere rischioso l’investimento. Infantino ha minacciato il blackout dell’evento nei paesi nei quali non si raggiungerà un accordo che soddisfi tutti. Nel 2019 la Coppa del Mondo in Francia ha fatto registrare 1,12 miliardi di spettatori e il n. 1 della Fifa, dopo quattro anni e ingenti investimenti fatti sul calco femminile, punta a raggiungere quota due miliardi, traguardo comunque difficile da tagliare senza l’apporto dei paesi europei.

Le reazioni sui social

A farsi sentire sono soprattutto i giornalisti della Rai che hanno seguito la spedizione azzurra sia in occasione del Mondiale francese, sia per l’Europeo dello scorso anno. Donatella Scarnati ha chiesto aiuto a Fiorello. “La Rai non può non prendere il mondiale di calcio femminile… Bisogna crederci e fare uno sforzo. Ignorare è l’atteggiamento peggiore. Dammi una mano Fiorello”.

La #rai non può non prendere il mondiale di calcio femminile. Siamo stai in prima linea in Francia e poi in Inghilterra per gli europei. Bisogna crederci e fare uno sforzo. Ignorare è l’atteggiamento peggiore #MarinellaSoldi @RaiSport @AleAntinelli . Dammi una mano @Fiorello

— donatella scarnati (@donatellaesse) May 27, 2023

Insieme a lei anche Sara Meini di RadioRai che twitta: “Tutta questa attenzione sul prossimo mondiale femminile mi sta emozionando. Finalmente. Meglio tardi che mai. Le nostre ragazze meritano RISPETTO”.

#CalcioFemminile Tutta questa attenzione sul prossimo #mondialefemminile, mi sta emozionando. Finalmente. Meglio tardi che mai. Le nostre ragazze meritano RISPETTO. 💙🇮🇹👏pic.twitter.com/fUIiSYvCEB

— Sara Meini (@SaraMeini) May 28, 2023

Infine, Vittorio di Trapani, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana: “Penso che serva un patto in nome dell’interesse sociale a dare la massima visibilità a un movimento in crescita, per questo tutti i soggetti in campo dovrebbero fare un passo in avanti: la Rai migliorando l’offerta, la Fifa (con un impegno in questo senso di Figc) abbassando le pretese economiche. Il ministro dello Sport Andrea Abodi potrebbe avere un ruolo decisivo di mediazione”.

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