Come sbancare la spiaggia di Tuerredda in nome della lotta ai cambiamenti climatici.

7 months ago 82

progetto centrale eolica offshore Sardinia South 2, punto di sbarco del cavidotto sulla spiaggia di Tuerredda (estratto procedura scoping, 2023)

L’abbiamo detto, lo diciamo e continueremo a dirlo in tutti i modi e in tutte le salse: essere a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili non vuol dire avere ottusi paraocchi, non vuol dire aver versato il cervello all’ammasso della vulgata dell’ambientalismo politicamente corretto.

L’ennesima riprova viene dalla procedura di definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale (scoping) relativa al progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 2” proposto dalla società milanese Avenhexicon s.r.l.), joint venture fra il gruppo Hexicon e Avapa Energy, per “la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nella zona di mare territoriale antistante la costa meridionale della Sardegna, nel tratto di mare antistante Capo Teulada e Capo Spartivento” con “un numero totale di aerogeneratori pari a 30 ed una potenza totale dell’impianto di 750 MW”, su circa 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius.

La procedura è attualmente in corso presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Direzione generale Valutazioni Ambientali.

Ma in quale sito avrebbero mai progettato, dopo sicuramente approfonditissimi studi, l’approdo a terra del cavidotto per congiungersi alla rete elettrica?

Teulada, spiaggia di Tuerredda “libera”.

Nel bel mezzo della spiaggia di Tuerredda, sul litorale di Teulada (SU), uno dei gioielli del Mediterraneo, ormai aggredito da ogni sorta di offesa antropica possibile e immaginabile.

Massacrata da un turismo balneare eccessivo, solo temperato dal numero chiuso dei bagnanti delle ultime stagioni estive, deturpata da una carente gestione dei rifiuti, privata della vegetazione dunale, nel corso degli ultimi anni Tuerredda ha subìto di tutto.

Teulada, spiaggia di Tuerredda “satura”

Ora la soluzione finale, un ecologico sbancamento per consentire alla provvida energia pulita di salvare il mondo dai cambiamenti climatici.

Il progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 2”, insieme al progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 1” (64 aerogeneratori per 1.600 MW di potenza complessiva), a un progetto di centrale eolica offshore nel mare della Gallura (86 aerogeneratori per 2.150 MW di potenza complessiva) e a un altro progetto di centrale eolica offshore nel mare della Sardegna nord ovest, davanti a Capo Caccia (54 aerogeneratori per 1.350 MW di potenza complessiva), sono le iniziative della società italo-svedese Avenhexicon s.r.l.

Finora sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti nei mari sardi.

TERNA, progetti di centrali eoliche offshore presentati (2021)

Venti tentativi di accaparramento di migliaia di chilometri quadrati di mare della Sardegna, venti atti di opposizione da parte del GrIG.

Il GrIG in tutti i casi, ha chiesto il diniego della concessione demaniale in assenza di pianificazione e di procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).

Teulada, Capo Malfatano

Nei mari sardi in tutto venti progetti di centrali eoliche offshore flottanti, 1.031 “torri eoliche” in progetto, per una potenza complessiva – per quanto si è a conoscenza – pari a 17.048 MW, dei quali 13.890 MW collegati al sistema elettrico isolano e altri 3.158 MW collegati al sistema elettrico peninsulare.

Comprendendo i progetti per centrali eoliche e fotovoltaiche a terra, in tutto sono 29.451 MW di potenza complessiva, cioè più di quindici volte i 1.926 MW esistenti (1.054 MW di energia eolica + 872 di energia solare fotovoltaica, dati Terna, 2021).

Significa energia che non potrà essere tutta utilizzata in Sardegna, non potrà esser trasferita verso la Penisola, non potrà essere conservata.  

Lo scorso 7 giugno 2023 l’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna Marco Porcu ha dichiarato in audizione presso la Commissione permanente “Attività produttive” del Consiglio regionale che “sono circa 300 le richieste presentate dalle società energetiche a ministero e Regione per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili … Ne arrivano circa 30/40 a settimana”.

Significa energia che dovrà esser pagata dal gestore unico della Rete (cioè soldi che usciranno dalle tasse dei contribuenti.

Gli unici che guadagneranno in ogni caso saranno le società energetiche.

Nel prezzo è compresa anche la spiaggia di Tuerredda, sia ben chiaro a tutti.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

(foto)

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