Dalla Kalush Orchestra all’Eurovision a ‘Godunov’ alla Scala. Il 2022 dello showbiz

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Dalla vittoria dell’ucraina Kalush Orchestra a ‘Eurovision Song Contest’, alla prima della Scala con il russo ‘Boris Godunov’: potrebbe sintetizzarsi anche così, con un riferimento indiretto alla tragedia della guerra, l’anno di showbiz che ha contrassegnato questo 2022, passando anche per il duo Mahmood-Blanco trionfatore al ‘Festival di Sanremo’ o all’Oscar per l’attore Will Smith. E’ quanto registra Enzo Bonaiuto per Adnkronos.

Rispettando l’ordine cronologico degli eventi, il ‘Festival di Sanremo’ ha aperto la serie dal 1 al 5 febbraio, per la sua 72esima edizione, la terza condotta da Amadeus anche nelle vesti di direttore artistico. La rassegna canora è stata vinta da Mahmood e Blanco con il brano ‘Brividi’, con Elisa al secondo posto e Gianni Morandi al terzo.

Il duo ‘urban’ si è anche aggiudicato il diritto di rappresentare l’Italia ad ‘Eurovision Song Contest’, organizzato a Torino dal 10 al 14 maggio, piazzandosi al sesto posto. La vittoria nella 66esima edizione, che si è svolta in Italia grazie al trionfo dei Maneskin con il brano ‘Zitti e buoni’ nell’anno precedente, è andata al gruppo ucraino Kalush Orchestra con la canzone ‘Stefania’.
Il panorama musicale si completa con i riconoscimenti assegnati dal 20 al 22 ottobre dal ‘Premio Tenco’: le targhe sono andate a Claudio Baglioni per la carriera, Alice, Fabio Concato, Angelo Branduardi, Giorgio Conte, Gualtiero Bertelli e Michael McDermott, per l’apporto dato alla canzone d’autore, nel ricordo di Luigi Tenco.

Quanto ai nuovi talenti, ‘X Factor’ ha assegnato il 9 dicembre la vittoria ai Santi Francesi che hanno gareggiato nella squadra allenata da Rkomi.

Mahmood-Blanco Will Smith Rkomi Coda - I segni del cuore All the Beauty and the Bloodshed Boris Godunov Lavinia Abate Mahmood-Blanco Will Smith Rkomi Coda – I segni del cuore All the Beauty and the Bloodshed Boris Godunov Lavinia Abate

Passando dalla musica al cinema, a Hollywood la notte degli Oscar del 27 marzo ha assegnato il titolo di miglior film a ‘Coda – I segni del cuore’ per la regia di Sian Heder, superando le altre candidature rappresentate da ‘Belfast’ di Kenneth Branagh, ‘Don’t Look Up’ di Adam McKay, ‘Drive My Car’ di Ryusuke Hamaguchi, ‘Dune’ di Denis Villeneuve, ‘Una famiglia vincente – King Richard’ di Reinaldo Marcus Green, ‘Licorice Pizza’ di Paul Thomas Anderson, ‘La fiera delle illusioni – Nightmare Alley’ di Guillermo del Toro, ‘Il potere del cane’ di Jane Campion, ‘West Side Story’ di Steven Spielberg.
Miglior regista è stato Jane Campion per ‘Il potere del cane’; miglior attore protagonista Will Smith in ‘Una famiglia vincente – King Richard’; miglior attrice protagonista Jessica Chastain per ‘Gli occhi di Tammy Faye’; miglior attore non protagonista Troy Kotsur in ‘Coda – I segni del cuore’; miglior attrice non protagonista Ariana DeBose in ‘West Side Story’.

Alla Mostra del Cinema di Venezia, che si è svolta al Lido dal 31 agosto al 10 settembre, il Leone d’Oro al miglior film è stato appannaggio di ‘All the Beauty and the Bloodshed’ per la regia di Laura Poitras, mentre il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria è stato assegnato a ‘Saint-Omer’ di Alice Diop.

A Luca Guadagnino è andato il Leone d’Argento per la miglior regia con ‘Bones and All’. Infine, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Cate Blanchett in ‘Tar’ e per la migliore interpretazione maschile a Colin Farrell in ‘Gli spiriti dell’isola’, con il Premio Speciale della Giuria assegnato a ‘Gli orsi non esistono’ per la regia di Jafar Panahi.
Al Festival del Cinema di Cannes, arrivato alla sua 75esima edizione dal 17 al 28 maggio, la giuria internazionale del concorso, presieduta dall’attore Vincent Lindon, ha assegnato la Palma d’Oro a ‘Triangle of Sadness’ dello svedese Ruben Ostlund.

Nella lirica, a Milano il 7 dicembre la ‘prima’ del teatro alla Scala ha proposto il ‘Boris Godunov’ di Musorgskij, regia di Kasper Holten, con Riccardo Chailly direttore d’orchestra.

L’anno dello spettacolo si è poi chiuso idealmente il 21 dicembre con la proclamazione della romana Lavinia Abate reginetta di ‘Miss Italia.

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