Diritti tv, il Senato approva lo stralcio dal Milleproroghe. Ma Lotito non molla

1 year ago 45

L’assemblea del Senato ha cancellato dal decreto Milleproroghe la proroga dei contratti in corso per i diritti tv del calcio, approvando con 158 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti l’emendamento di stralcio presentato ieri dal governo. Un clamoroso dietrofront rispetto a quanto proposto e votato favorevolmente nel corso dell’esame in commissione, dalla stessa maggioranza con l’emendamento a prima firma del senatore Fi e presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Il Colle e le spaccature della maggioranza

Sul cambio di rotta da parte di maggioranza e governo, oltre a una azione di moral suasion del Quirinale, da cui sarebbero stati sollevati rilievi di merito e di metodo sull’emendamento Lotito che proroga di due anni (da 3 a 5) i contratti attualmente in essere sui diritti televisivi del calcio e dello sport con Dazn e Sky, hanno pesato anche questioni interne alla maggioranza, in particolare da parte di FdI ma non solo.

Il senatore Lotito subisce così lo stop politico alla proroga, non senza aver sottolineato  fino all’ultimo l’insussistenza di questioni formali e rivendicando con forza la piena legittimità dell’emendamento a sua prima firma: essendo assolutamente in linea con la ratio del decreto, trattandosi di proroga appunto, non determinando alcun onere di spesa a carico delle finanze pubbliche, e non prefigurando alcuna imposizione, visto che “la proroga è solo un’opportunità offerta, che deve essere accettata e sottoscritta dai contraenti il contratto, ma che in caso di non accettazione da parte dei broadcast lascia libera l’altra parte di aprirsi ad una contrattazione con altri” afferma.

Lotito non cede

Ma per il presidente della Lazio – che ieri ha visto schierarsi compatti al suo fianco tutti i club della serie A, in difesa di una norma ritenuta “molto utile per il nuovo bando sui diritti tv”, come hanno commentato al termine della riunione della Lega A – lo stralcio rappresenta solo una battuta d’arresto momentanea.
Da subito il senatore si è messo al lavoro per poter riproporre la ratio della disposizione in un altro provvedimento, considerando forse un dispositivo ad hoc dai tempi troppo lunghi ed incerti, e alla luce del fatto che la proroga di due anni rappresenta uno strumento molto potente a favore dei club in sede di negoziazione per i diritti a tutto campo. 

Nel 2024 ci sarà una nuova asta per la vendita dei diritti televisivi e le società di Serie A rischiano di perdere circa 200 milioni di euro rispetto all’attuale contratto, una cifra che va a sommarsi a un danno valutato in circa 300 milioni di euro derivante dalla pirateria audiovisiva, sempre in relazione alle partite di calcio della serie A.

The post Diritti tv, il Senato approva lo stralcio dal Milleproroghe. Ma Lotito non molla appeared first on Primaonline.

Read Entire Article