Ecco perché la bandiera in questo video non c’entra con la pedofilia

1 week ago 30

Una scena certamente insolita quella di una drag queen che canta in una chiesa. Dietro di chi canta, si vede l’altare, e su di esso una bandiera che secondo chi condivide il filmato sarebbe «la bandiera dei pedofili». Si tratta di un’affermazione priva di fondamento, dato che il drappo è una versione aggiornata della bandiera Lgbtqia+.

Per chi ha fretta:

  • Circola il video di una drag queen che canta in una chiesa a Colonia.
  • Sullo sfondo si vede una bandiera che secondo chi condivide il video sarebbe «la bandiera dei pedofili».
  • Ma la bandiera non c’entra con la pedofilia.
  • È una versione aggiornata della bandiera Lgbtqia+.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica condiviso su Threads. Nella descrizione si legge:

Notare la bandiera che rappresenta i pedofili in bellavista… I BAMBINI NON SI TOCCANO!

Nel video, si vede una persona truccata, con indosso scarpe col tacco e abiti femminili mentre canta il brano Otherside, di Macklemore, divenuto negli anni una delle canzoni più apprezzate dalla comunità Lgbtqia+ a causa delle tematiche che tocca: la difficoltà di un ragazzino che crede di essere gay. Sullo sfondo si vede una bandiera che secondo chi condivide il contenuto sarebbe «la bandiera dei pedofili».

Da dove viene il video

Il filmato mostra un evento realmente avvenuto come si può constatare dal video pubblicato dal cantante Ludi su proprio profilo TikTok. La chiesa mostrata si trova a Colonia ed è nota come QueereKirche. Come si evince dalle immagini sulla pagina Facebook della chiesa protestante, è comune che al suo interno vengano organizzate feste in tema con il nome. Quella mostrata nei filmati si è tenuta il 10 luglio 2023, prima della parata del Pride della città tedesca, ed è stata fortemente voluta dal pastore e dalla comunità della ecclesiastica. Se ne trova riscontro sul sito Evengelisch Leben.

La bandiera non c’entra con la pedofilia

Ad ogni modo, quella mostrata non è la bandiera dei pedofili, bensì quella che viene definita Progress Pride Flag. Si tratta di un’evoluzione dell’ancora molto comune bandiera arcobaleno a sei colori diffusa alla fine degli anni Settanta. La progress pride è stata introdotta nel 2018 dall’artista Daniel Quasar celebrare la diversità interna alla comunità Lgbtqia+, nello specifico includendo persone non bianche, trans, e persone sieropositive. Il simbolo è particolarmente importante, tanto da essere esposto nel Victoria and Albert Museum di Londra. La bandiera è stata nuovamente rimaneggiata dal designer Valentino Vecchietti in una nuova versione introdotta nel 2021 per includere la bandiera gialla con il cerchio simbolo dell’intersessualità, ovvero il termine ombrello in cui si riconoscono coloro che hanno un corpo che non corrisponde alla definizione tipica dei corpi maschili o femminili. Di seguito immagini esemplificative dell’evoluzione della bandiera.

Bandiera arcobaleno a sei strisce, la più comune
Progress Pride Flag, 2018
Bandiera Intersex
Progress Pride Flag, versione del 2021 inclusiva dell’intersessualità

Conclusioni

Circola il video di una drag queen che canta in una chiesa a Colonia. Sullo sfondo si vede una bandiera che secondo chi condivide il video sarebbe «la bandiera dei pedofili». Ma la bandiera non c’entra con la pedofilia. È una versione aggiornata della bandiera Lgbtqia+.

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