
Ci è stato segnalato un post che mischia informazioni mediche reali con informazioni fuorvianti che possono creare confusione in chi si trova di fronte questo wall of text:
Con una risonanza scopro di avere due meningiomi ben incastonati nel mio cervello, dopo un attimo di smarrimento ci viene suggerito il nome di un ottimo neurochirurgo che dopo aver visto la risonanza ci dice che la soluzione e’ operare.
Vediamo un secondo specialista e poi un terzo… stessa sentenza.. aprire, togliere e richiudere.
Effetti secondari? meglio sorvolare.
Decidiamo cosi’ di lasciare i meningiomi al loro posto, poi capita di incontrare una dottoressa del S.Lucia, le parlo dei miei problemi e mi suggerisce di rivolgermi al San Raffaele a Milano al reparto di neurochirurgia del Prof. Mortini, lei lo conosceva perche’ aveva affrontato lo stesso mio problema in famiglia poi risolto in modo non invasivo.
Il prof Mortini visita a Roma due volte al mese, ci riceve dopo pochi giorni, vede la mia risonanza e mi rassicura spiegando che loro trattano i meningiomi con Gamma Knife, niente operazione, niente tagli, solo raggi gamma che attraversano il mio cranio andando a distruggere il mio problema….
Dopo 15 giorni dalla visita mi chiamano a Milano per il trattamento, alle 8 del mattino mi preparano con la struttura che vedere nella foto, mi fanno sdraiare sul lettino di un macchinario che assomiglia ad una TAC e dpo 2 ore e’ tutto finito … i meningiomi non ci sono piu’, tolgono il”casco” e mi portano in reparto,
dopo 5 ore mi rilasciano e prendo l’aereo per Roma. Fine.
Ci sono due “Italie”? una che si ferma al Lazio e quella dal Lazio in giu’? Neanche il mio medico curante conosce il Gamma Knife, non parliamo dei neurochirurghi… Voglio aggiungere ancora una cosa,
la prima macchina per la radiochirurgia gamma knife , che oggi compie 50 anni, arrivo’ in Italia circa 30 anni fa, precisamente a Roma, un neurochirurgo molto all’avanguardia decise di andare in America per specializzarsi nell’uso di questa nuova macchina, raccolse i soldi per l’acquisto nel sud Italia ela macchina venne posizionata al CTO. di Roma, lavoro’ forse uno o due mesi poi lo licenziarono e chiusero la macchina nel seminterrato e li’ ancora giace… pare desse molto fastidio a troppe persone
La radiochirurgia Gamma Knife non agisce solo sui meningiomi ma anche sui tumori, per avere le giuste informazioni andate su internet e cercate Gamma Knife – Radiochirurgia Stereotassica – Professor Mortini.
Raccontando la mia storia spero di aiutare altri che come me si trovano a dover prendere decisioni difficili avendo una possibilita’ di scelta.
Per questo motivo vi prego di condividere questo mio messaggio perche’ arrivi a piu’ persone possibile, dovessi aiutare anche una sola persona avrei raggiunto il mio scopo”.
[Lucia Bianco]
Al momento il post che ci avete segnalato risulta pubblicato sulla pagina “Fabrizio Fazio Notv”, ha quasi 27mila condivisioni (insieme a quasi un migliaio di like, che sono decisamente pochi rispetto alle condivisioni). Ma una veloce ricerca ci mostra che circola da tempo e che lo si trova in tante salse.
Cosa c’è di vero?
I meningiomi a cui si fa riferimento sono tumori, generalmente benigni, delle meningi (le membrane che rivestono il nostro cervello), spesso sono asintomatici e vengono scoperti per caso. La cosiddetta Gamma Knife è una tecnica di radiochiurugia non invasiva che utilizza appunto radiazioni gamma ad alta precisione per trattare piccole lesioni cerebrali. Si tratta di un trattamento consolidato e sicuro, che esiste da tempo. Viene impiegato per tumori cerebrali maligni e benigni, malformazioni vascolari, nervalgie e altre condizioni. Il professor Mortini è un neurochirurgo del San Raffaele che tra le altre cose opera con Gamma Knife.
Cosa c’è di fuorviante (o sbagliato)?
Beh, la prima cosa che salta all’occhio è che non è vero che i neurochirurghi non conoscono il Gamma Knife, lo conoscono benissimo, come conoscono la chirurgia stereotassica, ma ne parlano e la usano solo quando è clinicamente appropriato farlo. Non è per ignoranza che non viene usata, ma perché non sempre è l’opzione migliore o più sicura: nel caso raccontato in quel lungo post è probabile che gli specialisti abbiano scelto di non menzionarla in quanto i meningiomi forse erano molto grandi, oppure vicino a strutture critiche per il paziente. Si tratta di criteri clinici e protocolli medici, non di ignoranza. Possiamo esser d’accordo che la sanità in Italia sia un terno al lotto e che in certe regioni funzioni in maniera anche molto diversa da altre. Ma la narrazione dualista non fa altro che alimentare sfiducia nel sistema pubblico e nei medici del territorio, senza tener conto delle reali complessità organizzative e logistiche. Esistono eccellenze anche al Sud, come ad esempio l’IRCCS Neuromed in Molise o il Policlinico di Bari.
La leggenda della macchina Gamma Knife a Roma
Purtroppo non possiamo certificarlo al 100% ma riteniamo che la storiella della macchina rimasta chiusa in un seminterrato nel CTO di Roma per trent’anni sia una bufala. Non abbiamo trovato traccia della notizia da nessuna fonte che sia affidabile o verificabile. Potrebbe trattarsi di un caso reale ma mal raccontato o distorto col tempo. In ogni caso, non è corretto usarlo per insinuare un complotto sanitario.
Nel post che circolava già nel 2018 veniva citato da uno dei paladini della disinformazione medica, che lo sfruttava in prima persona per diffondere scetticismo e fuffa, con frasi come questa:
Non posso quindi assolutamente condividere l’idea di Lucia che la cura Gamma Knife sia miracolosa e che possa essere applicata in linea generale con risultati positivi. L’errore clamoroso in cui essa cade è il medesimo che caratterizza da decenni la medicina oncologica. Errore che consiste nel fatto di considerare il tumore come una entità maligna da eliminare e non come un processo evolutivo e logico instaurato dal corpo medesimo per delle cause reali e concrete. Ben altre sono le strade che portano alla guarigione vera senza effetti avversi.
Concludendo
Racconti come quello di questa tal Lucia Bianco nascono probabilmente con buone intenzioni, ma finiscono per creare false aspettative e generare confusione e sfiducia se i medici a cui ci rivolgiamo non ci danno quello che vorremmo. Il grosso rischio è che qualcuno, leggendo un post emotivamente coinvolgente e pieno di suggestioni, decida di ignorare il parere dei propri curanti o diffidi di terapie consigliate da specialisti qualificati.
Il consiglio che possiamo dare è semplice: va bene informarsi, ma fatelo con fonti affidabili, e affidatevi a professionisti veri, senza cercare scorciatoie miracolose né farsi sedurre da narrazioni drammatiche e divisive. Se davvero vogliamo aiutare gli altri (e noi stessi), la strada non è la viralità, ma la chiarezza e l’onestà intellettuale.
maicolengel at butac punto it
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L'articolo Gamma Knife e l’informazione corretta proviene da Butac - Bufale Un Tanto Al Chilo.