Il cambiamento climatico non è causato da un ciclo astronomico di 12.000 anni

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Il 13 marzo 2024 è stato pubblicato un post su Facebook che parla di un «appello urgente» per informare sulla «situazione climatica ciclica che affronta la civiltà ogni 12.000 anni». L’autrice cita il rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) sugli impatti del cambiamento climatico, riconducendoli a presunti cicli climatici che «possono avere impatti devastanti sulla vita di miliardi di persone in tutto il mondo». Il post è accompagnato da un’immagine che riporta il logo e il sito di un’organizzazione chiamata “Creative Society” (“Società Creativa”).

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia infondata.

La “Società Creativa” si presenta come un «progetto internazionale che unisce persone di oltre 180 Paesi su base volontaria» che coinvolgerebbe «milioni di persone» con l’obiettivo di arrivare a un «nuovo formato creativo di società a livello mondiale». L’attività di questa organizzazione sembra essere in buona parte concentrata nella diffusione della tesi secondo cui sulla Terra si starebbero verificando una serie di cataclismi, non solo legati al clima, dovuti all’influenza di un presunto ciclo astronomico di 12.000 anni. La Società afferma di aver riunito una «comunità scientifica» per studiare questi presunti fenomeni. Un reel pubblicato su Instagram, che rimanda al canale Telegram della Società Creativa, afferma che il pianeta si starebbe «frantumando» a causa della destabilizzazione del suo nucleo, che nel 1998 si sarebbe «spostato verso la Siberia a causa di radiazioni cosmiche». La conseguenza di tutto questo sarebbero terremoti, eruzioni vulcaniche e lo stesso cambiamento climatico.

La tesi sostenuta dalla Società Creativa, secondo cui «il cambiamento climatico globale sulla Terra è principalmente un derivato dei processi astronomici e della loro ciclicità», non ha però alcun fondamento scientifico. L’attuale cambiamento climatico è causato interamente dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane, principalmente quelle legate all’uso dei combustibili fossili (petrolio, carbone e gas). L’origine antropica del cambiamento climatico in corso è un fatto stabilito da decenni di ricerche. Su questo esiste un consenso scientifico in cui si riconosce, pressoché interamente, la comunità di esperti.

Riguardo alla possibilità che il clima possa dipendere da qualche ciclo astronomico, sappiamo che periodiche variazioni della quantità e della distribuzione della radiazione solare che raggiunge il nostro pianeta influenzano il sistema climatico. Questo accade a causa dei cambiamenti della forma dell’orbita terrestre e dell’inclinazione del suo asse che si verificano durante i cicli di Milankovitch. Ma questi cicli si svolgono su scale temporali di decine o centinaia di migliaia di anni e perciò non possono avere alcun ruolo nell’origine di un riscaldamento globale così rapido come quello in corso. La Società Creativa, peraltro, non fa alcun riferimento ai cicli di Milankovitch come possibile spiegazione dei fenomeni di cui parla. Non c’è dunque alcuna prova dell’esistenza del ciclo di cui parla l’organizzazione, come spiegato da diversi esperti ai colleghi dell’Australian Associated Press.


Infine, anche la tesi secondo cui il nucleo terrestre si starebbe spostando o frantumando, o subendo altri massicci cambiamenti, non è supportata da evidenze. Uno studio pubblicato nel 2023 sulla rivista scientifica Nature Geoscience ha proposto l’ipotesi che il nucleo interno della Terra – che ha un raggio di circa 1.220 chilometri ed è composto per di più da un lega di ferro-nichel – abbia invertito la propria rotazione. L’articolo tuttavia è stato molto discusso tra gli esperti e l’ipotesi rimane non confermata. In ogni caso, variazioni di questo genere non potrebbero causare i cataclismi di cui parla la Società Creativa, tantomeno innescare una frammentazione del pianeta.

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