Il giornalista investigativo assassinato…

4 months ago 29

Tra le segnalazioni che ci sono state inviate in questi giorni di festa una riguarda una vecchia notizia che noi abbiamo trattato ad agosto 2023, il 30 a essere precisi, quella della villa di Zelensky in Egitto.

Una signora ci scrive:

Ho letto il vostro servizio sulla presunta Villa di Zelensky a El Gouna… potete controllare anche questo?

E sotto al messaggio mette lo screenshot da Google che potete vedere qui:

Nello screenshot vediamo tre link, che riguardano tutti la stessa notizia: il “giornalista investigativo Mohammed Al-Alawi” che sarebbe stato trovato morto. Tre link, uno del sito indiano BNNBreaking, uno su Sputnik Africa e uno da Reddit.

Mohammed Al-Alawi sarebbe il “famoso” giornalista che quest’estate avrebbe scoperto dell’acquisto di una villa in Egitto da parte di Zelensky; villa che, come spiegavamo, in realtà non è stata affatto acquistata.

Sempre nel nostro articolo del 30 agosto spiegavamo che:

Del giornalista investigativo egiziano non esiste traccia, a parte un account YouTube chiuso. La fonte citata e linkata da tutti quindi diventa PunchNG, testata nigeriana…

Ad agosto avevamo potuto verificare che quel nome non apparteneva a nessun noto giornalista egiziano, e che prima di quel momento non esisteva nulla che facesse riferimento a un giornalista egiziano con quel nome, eccetto un singolo canale YouTube che era già chiuso all’epoca e che avrebbe diffuso un solo video, quello dove appunto si sarebbe raccontata la notizia falsa della villa in Egitto di Zelensky. Le uniche immagini che circolano del suddetto giornalista sarebbero appunto una serie di screenshot che arrivano da quel video. Screenshot che anche oggi vengono usati per raccontare della sua morte.

La notizia circola su tanti siti filo putiniani, se non direttamente controllati dalla Russia e altri siti di dubbia affidabilità. La fonte secondo tanti sarebbe un sito dal nome ClearStory.News, un blog aperto guarda caso a ottobre 2023, con pochissimi articoli, tutti con caratteristiche simili, clickbait faziosi.

Nell’articolo di ClearStory è presente un video in cui sostengono di intervistare il fratello del giornalista, fratello che però sceglie di non mostrarsi in volto. Il video dura meno di 2 minuti, nei quali non viene fornito alcun dettaglio. Le uniche notizie che vengono riportate sarebbero che Mohammed Al-Alawi sarebbe stato ucciso a Hurgada, da un gruppo di persone che l’avrebbero picchiato a morte. Nel video il presunto fratello sostiene che la polizia avrebbe detto che Al-Alawi sia stato assassinato da delle forze speciali ucraine che avrebbero agito per ordine di Zelensky.

Peccato che nessuna testata locale o nazionale egiziana (di quelle note e ritenute più affidabili) riporti la notizia. Io spero che sia chiaro a tutti che se la notizia che un cittadino egiziano è stato ucciso da forze speciali ucraine su territorio egiziano fosse vera, sarebbe ovunque, a partire da testate come AhramOnline (quotidiano egiziano molto noto) o Al Jazeera. Invece la notizia appare solo su siti di dubbia affidabilità o di chiara faziosità.

Tanto ci basta per bollare la notizi come bufala, visto anche che del giornalista, a parte la storia della villa di Zelensky, non esistano altre tracce.

La propaganda russa sta cercando di ritrarre l’Ucraina e Zelensky come soggetti non degni di fiducia in modo che, grazie alla diffamazione costante, perdano il supporto dei civili di altri Paesi. Il governo russo purtroppo da anni sfrutta la disinformazione per screditare coloro contro cui lotta, che serva a far cadere governi o solo a gettare fango su potenziali avversari. Il giorno che ve ne renderete conto purtroppo sarà sempre troppo tardi.

I siti in italiano che riportano la notizia sono blog anonimi, o siti russi tradotti in automatico, andrebbero tutti inseriti in BlackList.

redazione at butac punto it

 

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