Il Giorno della Memoria.

3 months ago 30

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria.

Per non dimenticare mai quello che è accaduto, anche in Italia.

E che continua ad accadere, a macchia d’olio, in questi giorni coinvolgendo qualsiasi ebreo in qualsiasi parte della Terra nella tragica e sanguinaria repressione condotta dal governo israeliano sui palestinesi di Gaza in risposta all’altrettanto sanguinario blitz condotto da Hamas dello scorso 7 ottobre 2023.

Odio chiama odio, sangue chiama sangue, nel tempo fra le generazioni, settanta volte sette.

Ma l’odio folle e indistinto non ha fine.

Non lo sapeva certo Elena Colombo, bambina torinese nata il 5 giugno 1933 con la colpa di essere ebrea.

All’infanzia felice, alle prime discriminazioni dopo le leggi razziali del 1938 seguì lo sfollamento in provincia con la famiglia, nel Canavese, per provare a nascondersi dalle persecuzioni.

L’8 dicembre 1943 saranno tutti arrestati a Forno Canavese.

I genitori saranno subito deportati verso il campo di sterminio di Auschwitz, con la stessa tradotta di Liliana Segre, matricola 75190, oggi senatrice a vita.

Elena rimarrà pochi altri mesi, affidata a una famiglia di amici.  Poi sarà deportata ad Auschwitz e sarà uccisa nella camera a gas il giorno stesso dell’arrivo, il 10 aprile 1944.

Non aveva nemmeno undici anni.

Per quanto si sa, Elena Colombo, è stata l’unica bambina italiana ad aver dovuto affrontare da sola l’orrore della deportazione e dello sterminio.

La sua storia è stata raccontata, con un particolare riguardo verso i ragazzi, nella Cartolina di Elena.

Eppure l’incubo umano della shoah non è stato consegnato definitivamente al passato, come dovrebbe essere.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Mondovì, vandalismo antisemita (2020)

qui Le leggi razziali in Italia, follìa infame.

Italia, negozio di ebrei, dopo le leggi razziali (1938)
Roma, pietre d’inciampo, ricordo degli ebrei deportati

(manifesti e foto d’epoca, S.D., archivio GrIG)

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