Il ritorno della bufala “antikasta” del Presidente della Croazia

9 months ago 55

La bufala del Presidente della Croazia è un tipico esempio di “bufala antikasta”, un tipo di bufala in passato preso sottogamba ma che ultimamente possiamo riconoscere come i prodomi della c.d. “Guerra Ibrida”, il tentativo di manipolazione del consenso mediante vere e proprie “fabbriche del troll” tese a delegittimare i rapporti tra istituzioni e cittadino.

Il ritorno della bufala "antikasta" del Presidente della Croazia

Il ritorno della bufala “antikasta” del Presidente della Croazia

Non basta che negli anni trascorsi dalla prima apparizione della fake news (ne abbiamo parlato qui ed era il 2018) il presidente Kolinda Grabar-Kitarovic (precedentemente diventata oggetto delle illazioni “nokasta” di mezza Europa per alcuni scatti in costume da bagno della modella Coco Austin spacciati per suoi) abbia cessato di essere Presidente, la Fake News non si è mai arrestata.

Il ritorno della bufala “antikasta” del Presidente della Croazia

Come ricordammo all’epoca, facendo anche presenti i colleghi fact checker italiani che affrontarono la prima versione della bufala, la Croazia non è una Repubblica Presidenziale, ma Parlamentare. Il Presidente tecnicamente non ha l’autorità per fare nessuna delle cose contenute nella bufala, ammesso che qualcuno le abbia fatte, cosa opinabile.

Difatti la Croazia non ha un aereo presidenziale, ma in caso di necessità i ministri possono usare un  Challenger CL-604, un jet entrato in costruzione negli anni ’80.

Se non c’è un aereo presidenziale, ci sono le automobili assegnate a ministri e membri del Governo. È pura invenzione gentista e antikasta ipotizzare che un Governo a caso per “risparmiare e dare i soldi al popolo” decida di tagliare sull’incolumità fisica di ministri e presidenti.

Il Presidente Croato viene infatti trasportato in una BMW corazzata seguita da automobili BMW e Audi in borghese dei servizi, come anche il Primo Ministro e il presidente della Camera.

Il motivo è semplice: se per un rigurgito nazionalpopulista/gentista antikasta decidessimo di togliere la scorta armata e i mezzi corazzati alle alte cariche, faremmo un regalo enorme al primo terrorista di passaggio, rendendo libero di destabilizzare intere democrazie ammazzando ministri a caso.

Già nel 2013 in Croazia fu affrontato il problema della “riduzione degli stipendi ai politici“, che fu risolto definendolo un falso problema, anzi pura demagogia.

Mai pervenute le notizie su una “riduzione dello stipendio agli ambasciatori”, nel senso di mancanza completa di fonti che al traino di un pacco di bufale rende la cosa verosimile come il resto, ovvero zero.

Unica cosa abbastanza vera è l’aumento degli stipendi nel settore privato, cosa che non è certo un’esclusiva croata, come scopriamo ad esempio dal recente Decreto Lavoro Nostrano.

Ciliegina sulla Torta

Chi ha condiviso il testo è così tetragono alla ricerca delle fonti che nel finale, descrivendo le qualità del Presidente Croato, si dimentica che ella non è più in carica e che è una donna.

La definisce quindi un uomo poliglotta (è una donna e sì poliglotta) e si dimentica che in Croazia non esistono i senatori per dichiarare che Kolinda Grabar-Kitarovic, dopo aver cambiato sesso ha anche tagliato le retribuzioni di persone che neppure esistono.

Il che a ben pensarci supera i confini del populismo per diventare astrattismo puro, se non commedia dell’assurdo.

Conclusione

Le svariate attribuzioni dell’ex presidente croato Kolinda Grabar-Kitarovic, sono del tutto erronee ed inventate, a cominciare dal suo stesso sesso.

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