Se vuoi delegittimare qualcuno, lo accusi di “false flag”, il numero più famoso nel complottismo. Come nel caso del “falso attentatore palestinese”, ma anche nelle accuse relative al Bataclan e Sandy Hook sminuisci una strage o un tentativo di attentato inventando che è tutto falso.
Ti inventi, con prove più o meno verosimili, che le vittime non esistono e gli attentatori sono “crisis actor”, personaggi pagati per fingere di essere criminali e, come nella canzone di Elio e le Storie Tese “Li Immortacci” vengono prelevati dai Poteri Forti e messi al sicuro.
Si tratta di mistificazioni, come quella di cui è stata accusata l’emittente Fox News in un post segnalatoci.
Il video del “falso attentatore palestinese” è un montaggio creato ad arte
Nella narrazione proposta su X l’emittente avrebbe pagato un “crisis actor” per fingere di essere un attentatore Palestinese, farlo catturare e legare per poi “dimenticarsi” di cancellare la parte del video in cui l’attore si riveste.
In realtà la mistificazione non è dell’emittente ma di chi ha creato il video artefatto e diffuso su X, basato sullo stesso “trucchetto” con cui generazioni di “finti riparatori” orchestrano i loro video: tagliando inizio e fine e invertendoli.
È proprio il corrispondente dell’emittente Trey Yingst a rilasciare il video corretto con le scene in ordine cronologico reale: l’attentatore viene catturato, costretto a spogliarsi (in modo da non poter nascondere armi o cinture esplosive) e tradotto agli arresti.
Non “sull’isola dei Famosi” o dei “Crisis Actor”. Agli arresti.
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