[INTERNAZIONALISMO] Solidarietà ai militanti curdi aggrediti da gruppi fascisti in Belgio, Germania e Olanda

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Riceviamo dal compagno Walter P. la segnalazione di aggressioni compiute nelle scorse settimane da gruppi di fascisti turchi ai danni di militanti curdi (di area Pkk, se comprendiamo bene) in Belgio, in prossimità di Bruxelles [ vedi sotto un report di Radio onda d’urto https://www.radiondadurto.org/2024/03/26/belgio-fascisti-turchi-attaccano-la-comunita-curda-a-heusden-zolder-in-risposta-manifestazioni-e-scontri/ ], ma avvenute anche in Germania e Olanda, e di altre azioni arbitrarie che il regime di Erdogan sta compiendo ai danni di eletti curdi in Turchia nelle ultime elezioni amministrative [vedi sotto un episodio].

La nostra solidarietà ai militanti della causa curda colpiti dai gruppi fascisti e dal regime oppressivo e reazionario di Erdogan e dell’Akp è certa, e la esprimiamo con l’ospitalità alle loro denunce.

Essa prescinde dalle necessarie considerazioni critiche sulla matrice ideologica e sul percorso politico del Pkk, ed in particolare sulle relazioni, a dir poco spericolate, che i militanti della causa curda hanno instaurato, in date circostanze, con gli Stati Uniti e altre potenze occidentali, che a nostro avviso non hanno giovato né alla causa del movimento di liberazione del popolo curdo né, tanto meno, alla solidarietà tra le masse oppresse curde e arabe. Anzi!

Di questo, e dell’esperienza del Rojava, parleremo un’altra volta. Qui mettiamo in luce e denunciamo l’attivismo delle organizzazioni fasciste turche operanti in Belgio, Olanda e Germania come un aspetto del ritorno in campo in tutta Europa di formazioni politiche che al fascismo si richiamano in modo esplicito, o che ne hanno tutti i tratti essenziali (come i Lupi grigi, strettamente legati da sempre alla NATO) – organizzazioni contro le quali è necessaria una risposta efficace, militante, che non potrà certo venire dalle istituzioni democratiche dell’Unione europea, o dell’Italia, che quelle forze stanno allevando, o addirittura portando al governo. Quelle istituzioni verso le quali, purtroppo, non pochi militanti curdi sembrano nutrire più di una illusione. (Red.)

Da Radio onda d’urto

Domenica 24 marzo 2024 diverse centinaia di fascisti turchi hanno attaccato la comunità curda a Heusden-Zolder, in Belgio, vicino Bruxelles, dando la caccia alle persone curde che rincasavano dopo aver partecipato alle celebrazioni del Newroz. Gli ultranazionalisti turchi hanno anche assediato la casa di una famiglia, in cui si erano rifugiate diverse famiglie, minacciando di darle fuoco con le persone all’interno. Il tutto intonando slogan inequivocabili e facendo con la mano il gesto dei Lupi Grigi dell’Mhp, il partito fascista e nazionalista turco che governa in Turchia insieme all’Akp di Erdogan. In seguito a queste aggressioni, diverse persone sono rimaste ferite, alcune pare in maniera grave.

In risposta a questi attacchi le comunità curde della diaspora e le organizzazioni politiche curde, soprattutto in Belgio e in Germania, hanno organizzato numerose manifestazioni. Una di queste, chiamata dal Consiglio Democratico delle Comunità del Kurdistan in Belgio, si è svolta davanti alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles. Nelle strade di Heusden-Zolder e di altri centri del Belgio, ci sono state anche risposte di rabbia da parte della comunità curda. Sono state colpite diverse sedi e luoghi legati al movimento fascista turco dei Lupi Grigi. Due giorni dopo, si registrano ancora scontri in diverse città. In diverse occasioni è intervenuta la polizia belga con l’utilizzo di gas lacrimogeni e idranti.

Le aggressioni arrivano in settimane in cui il regime turco ha ripreso con maggiore intensità gli annunci di nuove operazioni di guerra contro la guerriglia del Partito dei Lavoratori del Kurdistan nel nord dell’Iraq, senza escludere nuovi attacchi anche contro l’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord e dell’est. Tra l’altro, due settimane fa c’è stato un vertice di alto livello tra Ankara e il governo centrale iracheno che – di fatto – si è concluso con la messa al bando ufficiale del Pkk in Iraq e con l’intesa tra Turchia e Baghdad per nuove operazioni militari contro il movimento di liberazione curdo. Tuttavia, la messa al bando dell’organizzazione rivoluzionaria curda era già posta in essere in forma “ufficiosa”, mentre le operazioni militari, via terra e via aerea, dell’esercito turco in nord-Iraq proseguono da molti anni. Al contrario, l’occupazione turca in Basur (Kurdistan iracheno) prosegue da anni con la collaborazione del governo regionale del Kurdistan iracheno e senza particolari veti da parte di Baghdad.

https://secoursrouge.org/belgique-les-services-secrets-turcs-preparaient-les-assassinats-de-militants-kurdes

Sulle recenti elezioni in Turchia

Appello a proteggere la volontà dei cittadini di Van

Cari e care, 

Come sapete il 31 Marzo si sono svolte le elezioni locali in Turchia e in Kurdistan. 

Il Partito per l’Uguaglianza e la Democrazia dei Popoli DEM ha eletto 81 sindaci, un risultato straordinario che evidenzia la volontà del popolo curdo di non piegarsi alla violenta repressione e criminalizzazione a cui è sottoposto in Turchia. 

Ad appena due giorni dalle elezioni il sindaco eletto di Van, città in cui il partito DEM ha vinto in tutti i distretti, è stato dichiarato ineleggibile da parte del governo turco e al suo posto è stato dichiarato vincitore il candidato del Partito AKP di Erdogan. 

Questa manovra è un chiaro segnale della volontà da parte del governo turco di calpestare i diritti e le volontà del popolo curdo. 

Il governo turco non è nuovo a queste pratiche, 48 dei 65 sindaci del Partito Democratico dei Popoli HDP eletti nel 2019 sono stati sostituiti con dei fiduciari legati ad Erdogan. 

In questo momento è importante sostenere il popolo curdo che sta manifestando in tutto il Kurdistan a difesa dei propri diritti democratici, per questo motivo facciamo appello a tutti a contattare nei propri territori i rappresentanti dei municipi, dei comuni e di tutte le istituzioni locali affinché prendano posizione su questa vicenda inaccettabile. 

cordiali saluti, 

Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia

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