[ITALIA] In migliaia dalla base militare di Ghedi (BS) contro guerra ed economia di guerra

6 months ago 28

IN MIGLIAIA A GHEDI

CONTRO GUERRA ED ECONOMIA DI GUERRA

Migliaia di lavoratori, disoccupati e studenti hanno appena terminato una grande manifestazione di protesta dalla base militare di Ghedi (BS), contro la guerra (dall’Ucraina alla Palestina) e l’economia di guerra (bassi salari, precarietà, orari massacranti, scarsa sicurezza, repressione…).

Oltre che storica base dell’areonautica militare italiana e perció simbolo del militarismo, Ghedi è anche una primaria base Nato di attacco usata in tutte le guerre degli ultimi decenni (promosse e partecipate anche dall’imperialismo italiano) contro i paesi di Jugoslavia, Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, ecc.: una vera e propria base di morte e distruzione contro i popoli del mondo per rubare risorse e conquistare mercati.Inoltre, dentro la base nel territorio bresciano sono “custodite” decine di pericolose bombe atomiche (tutte molto più potenti di quelle esplose a Hiroshima e Nagasaky), infatti solo due giorni fa è stato svolto un ennesimo test di “risposta nucleare”.

Nel comizio finale si sono susseguiti, tra gli altri, gli interventi di Pietro Basso (TIR) e Roberto Luzzi (SI Cobas) i quali hanno sottolineato da un lato il carattere operaio, proletario, internazionalista e al tempo stesso antigovernativo della manifestazione, dall’altro lato che il rafforzamento dell’iniziativa contro guerra e neocolonialismo è un elemento centrale e fondante della nostra organizzazione sindacale, la quale comprende lavoratori di decine di nazionalità ed etnie diverse, il più delle volte provenienti da paesi dominati dall’imperialismo occidentale, uniti e organizzati per lottare contro sfuttamento e oppressione; Eddy Sorge (movimento disoccupati “7 novembre”) ha evidenziato come l’impegno e la partecipazione dei lavoratori disoccupati di Napoli è frutto di un lavoro di formazione sul nesso inscindibile che lega la tendenza alla guerra con l’attacco quotidianamente sferrato da padroni e governo alle condizioni di vita dei proletari; Fgc e Brescia Anticapitalista hanno evidenziato come un’opposizione di classe alla Nato non possa che essere costruita fuori e contro ogni suggestione “campista”; infine, l’intervento di un giovane rappresentante della comunità palestinese ha rilanciato l’appello per la solidarietà col popolo di Gaza colpito dai massicci bombardamenti israeliani, invitando a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo a Roma.

Il corteo è partito dal centro della città di Ghedi, rumoroso e colorato, per raggiungere e circondare la base militare: – protestando in modo chiaro contro ogni imperialismo (dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Cina all’Italia)- denunciando la tendenza di guerra mondiale l’opportunismo della socialdemocrazia e la diffusione di nazionalismo e razzismo nella propaganda della politica internazionale, – manifestando contro l’industria di morte, il militarismo, la corsa agli armamenti, l’invio di armi e le “missioni militari” all’estero- contestando l’attacco alla libertà via militarizzazione e repressione.

Continui gli slogan internazionalisti, a partire da quelli contro il genocidio perpetrato da Israele nella striscia di Gaza, per la libertà della Palestina e la resistenza della popolazione palestinese.

Oltre il positivo dato della alta partecipazione, soprattutto il clima di combattività e solidarietà percepito oggi lungo tutto il corteo è il viatico migliore per sviluppare e allargare la mobilitazione proletaria, organizzandoci dai luoghi di lavoro ai quartieri delle città: inoltre, contribuendo attivamente al coordinamento internazionale e internazionalista delle iniziative di lotta contro la guerra in Ucraina e l’imperialismo italiano, contro tutte le guerre del capitale a partire e oltre quelle portate avanti dal governo italiano.

UNIRE LE NOSTRE FORZE CONTRO LA LORO GUERRA

https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/311053118300157

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