[ITALIA] Mozione finale assemblea di Bologna per la Palestina libera, contro tutti i governi della guerra

4 months ago 65

MOZIONE FINALE

ASSEMBLEA DI BOLOGNA 10 DICEMBRE

PER LA PALESTINA LIBERA

CONTRO GOVERNO MELONI

Qui sotto il testo della mozione finale al termine della discussione con interventi di lavoratori e realtà di lotta:

“L’assemblea nazionale del 10 dicembre a Bologna conferma il proprio pieno sostegno di classe e internazionalista al popolo palestinese di fronte al protrarsi del genocidio sionista a Gaza.

Il piano di sterminio di massa voluto da Netanyahu e dall’estrema destra israeliana al potere nei territori occupati, con massacri indiscriminati di oltre 18 mila civili, in prevalenza donne e bambini, città rase al suolo, distruzione di scuole, ospedali, campi profughi e luoghi di culto, che prosegue senza sosta da oltre due mesi, ha in queste ore ricevuto l’avallo ufficiale degli Usa attraverso l’infame veto posto nel consiglio di sicurezza Onu contro il cessate il fuoco.

L’esplicito sostegno ai crimini di guerra sionisti da parte della principale superpotenza “democratica” occidentale, che nei fatti equivale a una condanna a morte per l’intera popolazione della striscia di Gaza, in realtà non ci sorprende, poiché proviene da quello stesso stato criminale che in questi anni si è reso protagonista delle più orribili carneficine imperialiste: su tutte basta l’esempio del milione di morti provocati dagli Usa in Iraq.

Ma l’esito nullo della richiesta di cessate il fuoco è anche la riprova dell’impotenza e dell’ipocrisia della cosiddetta “comunità internazionale”, a partire dagli stessi governi che a parole dicono di solidarizzare con la causa palestinese (Lega araba, Russia, Cina, India, Brasile, ecc.) ma che nei fatti continuano a fare affari e a intrattenere relazioni commerciali e diplomatiche con Israele.

Come abbiamo già più volte sostenuto, le masse oppresse palestinesi non hanno amici tra gli stati e nelle istituzioni internazionali: le mobilitazioni di questi mesi hanno invece dimostrato che il loro unico alleato sono le migliaia di lavoratori, studenti e solidali che hanno riempito le piazze di mezzo mondo contro il genocidio a Gaza.

Il SI Cobas, assieme alle realtà promotrici dell’assemblea di oggi e grazie al prezioso e i sostituibile apporto dei giovani palestinesi, con lo sciopero del mese scorso ha prodotto un iniziativa dall’ enorme valenza, mettendo in campo la forza reale dei lavoratori con l’obbiettivo di denunciare, contrastare e ostacolare la mattanza sionista: ne sono riprova la grande partecipazione agli scioperi nella logistica, il blocco al Porto di Salerno contro la compagnia Zim, l’iniziativa a Modena contro l’azienda israeliana di cybersecurity Tekapp, il presidio-denuncia degli accordi Mekorot-Iren a Genova, e soprattutto la grande manifestazione di sabato 18 novembre a Bologna.

Oggi riteniamo urgente e necessario rilanciare il sostegno di classe e internazionalista alla resistenza palestinese, non solo con la partecipazione alle manifestazioni ma anche e soprattutto con iniziative mirate a colpire gli interessi israeliani e, più in generale, l’economia di guerra, quindi in primo luogo le politiche antioperaie e reazionarie del governo Meloni.

Questo governo ha scatenato un attacco a trecentosessanta gradi contro la classe lavoratrice e le lotte sociali, intensificando la guerra contro gli emigranti e gli immigrati, tagliando il Reddito di cittadinanza, contrapponendosi al salario minimo, approvando un diluvio di provvedimenti fiscali a favore dei padroni di ogni taglia, tagliando la spesa sanitaria e assistenziale a favore dell’ incremento della spesa bellica.

Cose non meno importanti, ha messo in circolazione a mass media unificati un’ ideologia familista e patriarcale profondamente ostile alle donne, una propaganda bellicista scatenata ed una repressione contro le lotte sempre più capillare e preventiva – favorita nella sua offensiva dall’ assenza di una qualsiasi opposizione seria da parte dell’ opposizione parlamentare e dei sindacati confederali, l’uno, la Cisl, apertamente favorevole al governo delle destre, gli altri due Cgil-Uil fautori di iniziative, come lo sciopero- non sciopero generale, utili più a sfogare il malcontento e la rabbia accumulati tra i lavoratori, che a mettere in difficoltà il governo.

Per questo, mentre siamo impegnati a costruire una giornata internazionale contro le guerre imperialiste – quella in Ucraina come quella contro Gaza – intendiamo lanciare nell’immediato 2 iniziative:

1) un appello internazionale a tutte organizzazioni sindacali classiste e combattive per una giornata di sciopero internazionale contro il genocidio a Gaza.

2) lanciare, contestualmente allo sciopero, una giornata di lotta che punti non solo a mobilitare la piazza, ma anche a colpire nel concreto gli interessi economici israeliani e il traffico di armi.

3) costruire momenti di denuncia e di controinformazione fuori alle ambasciate di Israele e dei suoi fiancheggiatori, e/o alle sedi dei principali mass-media (a partire dalla Rai) contro la vergognosa propaganda di guerra, supina e funzionale all’occupazione e all’aggressione sionista.

Qui l’intervento iniziale dell’assemblea:

https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/315559574774063

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