L’aria che tira sui giornali. Il voto incorona la destra, ma trionfa l’astensionismo

1 year ago 47

“Destra pigliatutto” titola oggi La Stampa con una premier, aggiunge il Fatto Quotidiano, che “vince per abbandono”. Ed è poi quanto basta perché Il Giornale parli di “sinistra asfaltata” e secondo Libero spenga, “altro che Sanremo”, tutte le speranze di rivincita che forse aveva l’opposizione.
E poco importa che alle urne vi sia stato un “magro bottino” – solo il 40,7% di votanti in Lombardia e il 37,2% nel
Lazio – perché quel che conta è che stia montando, forse più di quanto non si sperasse, una destra di largo respiro che è poi tutta benzina per il governo della Meloni che, nelle ultime settimane, a causa dell’umiliazione che le aveva inferto Macron non invitandola al vertice di Parigi, non se la passava troppo bene.

E sui giornali fioccano anche i voti ai protagonisti di questa quasi inedita “tenzone” elettorale. Promossa, ci mancherebbe, la Meloni che però deve cominciare a guardarsi le spalle da un Berlusconi che pare – vedi il caso Putin –
sempre pronto a tirarle qualche tiro mancino. Benino Matteo Salvini che aveva ripreso quota nelle ultime settimane grazie alla decisione del governo, ma soprattutto della stessa Meloni, di rimettere in cartellone il progetto delle “autonomie locali” che tanto stava a cuore al vecchio Bossi.

Per i leader dell’opposizione i voti sono bassi. Appena sul filo della sufficienza Enrico Letta che però è comunque riuscito, anche restando dietro le quinte, a tenere a galla il Pd che rimane il partito più gettonato dell’opposizione. Invece male, quasi da sprofondo, il terzo polo di Calenda-Renzi che ha raccolto alle urne solo briciole. E maluccio, da non passare l’esame, anche i 5stelle di Conte, risultato su cui il movimento fondato da Grillo farà bene a riflettere.

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