L’islanda non ha vietato i vaccini anti-Covid

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Il 29 novembre 2023 è stato pubblicato su Facebook lo screenshot di un articolo del 25 novembre 2023 intitolato “l’Islanda vieta i vaccini Covid a causa dell’impennata delle morti improvvise”. 

Si tratta di una notizia infondata.

L’informazione secondo cui il governo dell’Islanda avrebbe vietato i vaccini contro la Covid-19 per via di un presunto aumento di morti improvvise non trova riscontro in nessuna testata e in nessun comunicato delle autorità islandesi. 

Contattato da diversi siti di fact-checking internazionali, Gudrun Aspelund, capo epidemiologo del Centro nazionale per la sicurezza sanitaria e il controllo delle malattie trasmissibili dell’Islanda, ha smentito la notizia, affermando che l’Islanda non ha vietato i vaccini anti-Covid e che nel Paese non è stato registrato alcun aumento di morti improvvise.

Lo scorso 2 ottobre la direzione sanitaria islandese ha pubblicato un comunicato stampa in cui informa sulle modalità della campagna di vaccinazione contro la Covid-19 per la stagione invernale 2023/2024. Nel testo si legge che i vaccini contro il Sars-CoV-2 possono essere somministrati in contemporanea a quelli antinfluenzali e che sono raccomandati per un certo gruppo di soggetti ritenuti a rischio: le persone di età pari o superiore a 60 anni, quelle incinte, tutti i bambini e gli adulti con specifiche patologie e gli operatori sanitari. 

Precisiamo infine che il contenuto in questione fa parte di uno specifico filone di disinformazione, analizzato più volte su Facta, che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid, dopo la loro somministrazione iniziata a livello globale a dicembre 2020, avrebbero provocato un aumento di «malori improvvisi» o morti premature tra le persone vaccinate.

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L'articolo L’islanda non ha vietato i vaccini anti-Covid proviene da Facta.

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