La Commissione UE non ha revocato l’autorizzazione al vaccino Astrazeneca perché pericoloso

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Il 4 maggio 2024 è stato pubblicato su Facebook lo screenshot di una presunta decisione della Commissione europea del 27 marzo 2024 in cui si legge della revoca, su richiesta di Astrazeneca, dell’autorizzazione «ad immettere in commercio il medicinale per uso umano “Vaxzevria – Vaccino anti-COVID-19» rilasciata nel 2021. 

L’immagine è accompagnata da un commento, scritto dall’autore del post, in cui si legge che il vaccino Astrazeneca sarebbe «stato ritirato in quanto pericoloso». 

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Il documento mostrato nell’immagine oggetto di analisi è reale. Tuttavia, la Commissione UE non ha revocato l’autorizzazione al commercio del vaccino anti-Covid prodotto dalla casa farmaceutica Astrazeneca, rilasciata il 29 gennaio 2021, perché ritenuto pericoloso per le persone.

Come si può leggere nella decisione integrale datata 27 marzo 2024, la Commissione europea ha ritenuto opportuno revocare l’autorizzazione a immettere in commercio il vaccino “Vaxzevria”, autorizzata a gennaio 2021, dopo la richiesta presentata lo scorso 5 marzo dalla multinazionale biofarmaceutica Astrazeneca. La revoca, si legge ancora, sarebbe stata applicabile dal 7 maggio 2024. In nessuna parte del documento ufficiale della Commissione europea si legge che questa decisione sarebbe stata presa perché il vaccino in questione è stato ritenuto pericoloso.

Contattata dall’agenzia stampa AdnKronos, il 4 maggio 2024 Astrazeneca ha dichiarato che «considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c’è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria che di conseguenza non è più stato prodotto né distribuito». Per questo motivo, continua ancora l’azienda, «non prevedendo quindi una futura domanda» di questo vaccino, «AstraZeneca ha pertanto deciso di ritirare l’autorizzazione all’immissione in commercio per Vaxzevria all’interno dell’Ue». Nel secondo trimestre del 2023, Astrazeneca ha visto le vendite del proprio vaccino anti-Covid praticamente azzerarsi.  

Sempre ad AdnKronos Marco Cavaleri, responsabile Rischi sanitari e strategie vaccinali all’Agenzia europea del farmaco (EMA) che presiede anche la task force Emergenze (ETF) europea, ha spiegato che il ritiro dell’autorizzazione del vaccino anti-Covid di Astrazeneca «è in linea con le aspettative che vaccini non più usati e aggiornati vengano ritirati, come da nostra indicazione». Il 16 febbraio 2024 e il 30 aprile 2024, l’ETF aveva infatti «raccomandato di aggiornare i vaccini anti-Covid per colpire la nuova variante Sars-CoV-2 JN.1 per la campagna di vaccinazione 2024/2025». Per questo motivo l’ETF aveva scritto che i titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio avrebbero dovuto «contattare l’EMA per discutere gli aggiornamenti alle autorizzazioni all’immissione in commercio dei loro vaccini» e «aggiornare la composizione dei loro vaccini autorizzati in conformità con questa raccomandazione».

Sempre Cavaleri ha aggiunto di aspettarsi che «tutti i vaccini monovalenti con ceppo originale tipo Wuhan vengano ritirati». «Stiamo lavorando con tutti i produttori per sfoltire il numero dei vaccini approvati, così da gestire solo quelli che vengono regolarmente aggiornati come da nostre raccomandazioni», ha concluso il responsabile Rischi sanitari e strategie vaccinali dell’EMA.

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