Ci segnalano i nostri contatti una serie di post Facebook che parlano di Crosetto che amplia l’esercito e ripristina la leva obbligatoria, aprendo alla coscrizione dei diciottenni.
Si tratta non di una, ma di due fake news concatenate, delle quali una certa responsabilità la ha anche la stampa. Ma andiamo con ordine.
La (doppia) fake news di Crosetto che amplia l’esercito e ripristina la leva obbligatoria
A Marzo del 2025, secondo una anticipazione riportata da La Stampa e La Repubblica, sarebbe stato allo studioo un incremento di trenta/quarantamila militari in più nell’Esercito. Una pianificazione a lungo raggio che, secondo quanto anticipato, avrebbe “tra circa dieci anni ad aver colmato il gap che si è creato a causa del disimpegno degli ultimi governi”. Tempi lunghi dovuti non solo all’addestramento degli uomini, ma anche alle catene di approvvigionamento da rimettere a regime.

La (doppia) fake news di Crosetto che amplia l’esercito e ripristina la leva obbligatoria
Noterete una cosa: non si parla leva obbligatoria. “Obbligatorio l’arruolamento dei cittadini dai 18 ai 60 anni“, frase aggiunta in tutte le condivisioni social, è presa di peso dall’infinita saga delle fake news sul ritorno della leva obbligatoria, passate nell’ultimo decennio da cavallo di battaglia dei complottisti anti-kasta a parte della propaganda doppelganger filorussa e della sua narrazione che vuole un Occidente cattivo e guerrafondaio pronto a mandare i suoi figli in guerra per sconfiggere la Russia buona e comunista riportando il nazismo nel mondo.
Anche la prima indiscrezione fu rapidamente smentita: riportiamo le parole del ministro della Difesa
“La consistenza delle Forze Armate è fissata da una legge. Non ho problemi a dire, come ho già detto più volte che quel modello ormai è inadeguato e va cambiato. Lo si farà in Parlamento. Ma, a mio avviso, all’interno di un provvedimento molto più ampio che un semplice aumento di organici, che affronti tutti i temi connessi alla difesa e sicurezza di una nazione”. Crosetto ha poi proseguito: “Ho appena letto un’agenzia che diceva: “Piano di Crosetto per 40.000 soldati in piu'”. Mi sono detto: si tratterà di omonimia. Poi però ho pensato che si trattasse invece dell’evoluzione giornalistica di una notizia di stamane che parlava di un fantomatico studio dello Stato Maggiore della Difesa su diversi possibili scenari futuri e sulle capacità necessarie per affrontarli. Scenari di vario tipo, come un minor impegno americano per la Nato in Europa. Facciamo finta che esista un presunto studio di diversi scenari possibili, fatto dall’organo tecnico della Difesa. Normale che nel giro di poche ore diventi il “piano del ministro”? Da noi si'”. “Immagino – prosegue – che domani sarà già dato per acquisito e confermato e che qualcuno inizierà a polemizzare dicendo: dove andranno i 40.000 nuovi soldati che ha già reclutato (ieri) il ministro Crosetto? Poi passerà qualche altra ora e martedì sarà la volta di un sit-in di protesta o della convocazione di una marcia per dire no ai 40.000 che Crosetto, ha deciso, voluto, reclutato e sta inviando al fronte a combattere i russi. E così via, in un crescendo di ipertrofia comunicativa. Non penso sia il modo giusto per affrontare temi così seri”.
Possiamo tranquillizzare il Ministro: fortunaatmente per lui, nssuno ha deciso di marciare e organizzare sit-in di protesta per l’immaginario reclutamento.
A tutti è bastato condividere l’eterno e stentoreo
“Bergogniaaaa noncielodikeno basta kasta kondividi anche tu se sei indinniato!!”
Del resto va di moda, costa poco e non richiede sforzo alcuno.
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