La “fast fashion”, una piaga di cui la Svizzera fatica a liberarsi

11 months ago 50

La popolazione svizzera è la seconda al mondo per consumo di "fast fashion", ovvero di capi che vengono usati e gettati velocemente, contribuendo alla crisi climatica. Ma le poche ricercatrici e ricercatori che provano a trovare soluzioni più sostenibili devono lottare per trovare fondi e portare avanti il loro lavoro. "Siamo pessime, siamo davvero pessime", ripete Katia Vladimirova davanti a una tazza di caffè, ormai freddo. È da ore che la ricercatrice parla di sé e delle cattive abitudini di tante altre donne che possono permettersi di fare shopping, ma che acquistano una quantità eccessiva di capi di abbigliamento economici e di breve durata. L'industria della moda genera fino all'8% delle emissioni globali di anidride carbonica, più o meno quanto i trasporti marittimi e i voli internazionali messi insieme. Prima di scoprire l'impatto disastroso di ciò che indossa sull'ambiente e sulle persone, Vladimirova era solita fare shopping sfrenato e spesso era la prima a presentarsi...
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