La Lince europea o eurasiatica (Lynx lynx) è presente dalle Alpi, a ovest, fino all’estremo oriente siberiano, a est.
In Italia si estinse a causa della caccia fra ‘800 e ‘900 (ultimi avvistamenti in Cadore, nel 1837, in Alto Adige, nel 1872, in Val Varaita, nel 1937).
A partire dagli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, iniziarono a ricomparire esemplari sulle Alpi, provenienti dalla Svizzera, dove sono state effettuate reintroduzioni, e dalla Slovenia, nel 2005 è stato avviato il progetto internazionale denominato SCALP (Status and Conservation of the Alpine Lynx Population), finalizzato al monitoraggio e alla gestione della Lince lungo l’Arco Alpino.
Attualmente si stimano 10-15 esemplari fra Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige/Sudtirol, uno di loro, il maschio B132, è presente nel gruppo montuoso del Brenta (vds. “La storia di B132”).
E sono sempre più frequenti gli avvistamenti anche sull’Appennino, dall’Abruzzo (dove, forse, un piccolo nucleo è sempre vissuto) fino alla Toscana.
Bentornata Lince!
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
da Il Corriere di Arezzo, 23 gennaio 2021
Arezzo, lince nel bosco: nuovi testimoni al confine tra Castiglion Fiorentino e Cortona. Due università studiano il caso. (Piero Rossi)
(foto da Wikipedia, S.D., archivio GrIG)