La truffa del DMCA Infringement

2 months ago 27

Ancora una volta ci troviamo a parlare di truffe, perché, come credo ormai sia chiaro, la rete è un luogo sempre più pericoloso se non si conoscono trucchi e trabocchetti.

La segnalazione di oggi riguarda una mail in inglese, mail che abbiamo in passato ricevuto anche noi. Questo il testo:

Dear owner of https://XYZ.it (dominio anonimizzato da noi ndr)

We’re reaching out on behalf of the Intellectual Property division of
a notable entity, in relation to an image connected to our client
Rugged Motorbike Jeans.

Image Reference: https://i.imgur.com/JaqaBVF.jpg
Image Placement: ttps://XYZ.it (dominio anonimizzato da noi ndr)

We’ve observed the display of the image on your site. We need you to add a credit to our client immediately. A visible and clickable link to ttps://XYZ.it (dominio anonimizzato da noi ndr) is required, placed either below the image or in the page’s footer. This should be addressed in the next five business days.

We’re sure you realize the urgency of this request. Kindly understand that simply removing the image does not conclude the matter. Should we not see appropriate action within the given timeframe, we nned to activate the case No. 74332 and take action as outlined in DMCA Section 512(c).

For your convenience, past usage records can be reviewed using the Wayback Machine at https://web.archive.org, a recognized digital archive. Think of this as formal communication. We value your swift action and your cooperation.

Kindly communicate in English.

Regards

Nicole Roberts
Trademark Attorney

Commonwealth Legal Services
3909 N 16th St, 4th Floor
Phoenix, AZ 85016

Chi ci ha segnalato la mail ci ha spiegato che sapeva di aver scelto immagini di libero utilizzo, per il quale era specificato che non ci fosse bisogno di citare la provenienza. Quindi non si è preoccupato di nulla. Ma quanti invece non hanno questa certezza e seguono le indicazioni date? Purtroppo non è dato saperlo. Quello che possiamo però dirvi è che moltissime di queste mail sono appunto truffe, phishing fraudolento che riesce a mietere vittime senza grande sforzo.

Le mail di questo genere sfruttano sempre la paura e l’urgenza (“the next five business day”: i prossimi cinque giorni lavorativi) per catturare l’attenzione del destinatario e convincerlo a muoversi in fretta, senza dargli il tempo di riflettere più di tanto.

I truffatori creano quella che potremmo definire una illusione di legittimità con quella firma finale che identifica il mittente:

Commonwealth Legal Services
3909 N 16th St, 4th Floor
Phoenix, AZ 85016

Ma se tentiamo di visitare il sito web relativo al fantomatico studio legale ci accorgiamo che è privo dei criteri di sicurezza web, e registrato in anonimato meno di un anno fa. Le immagini sul sito che mostrano lo staff dello studio non fanno altro che riportare volti presi da cataloghi di immagini stock (anche per questo tipo di truffe, ormai, spesso vengono realizzate con IA). Oltretutto la facciata dello studio che viene mostrata sul sito è assolutamente incompatibile con quello che vediamo su Google Maps a quell’indirizzo.

Dal sito
La realtà

Purtroppo sappiamo che se continuano a girare queste truffe è perché la gente ci casca, e la gente ci casca per ignoranza e paura, anzi spesso in casi come questi chi ci casca più spesso sono i più ligi alle regole, persuasi di aver fatto loro un errore, a differenza di quelle truffe in cui chi ci casca spera di aver trovato l’offerta della vita, convinto di comperare a 1 quello che normalmente costa 100.

Siate sempre attenti: prima di rispondere a mail come queste verificate con attenzione i dettagli, non cliccate mai sui link nella mail senza averli prima analizzati con attenzione, e non rispondete mai a questi inviti. Se devono arrivarvi comunicazioni ufficiali non si limiteranno a raggiungervi tramite una semplice e-mail.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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