
Una lettrice ci ha segnalato di una truffa che ha subito nei giorni scorsi sul marketplace di Subito.it, la famosa piattaforma di compravendita tra privati.
Si comincia con un annuncio pubblicato dalla nostra amica, che ha deciso di mettere in vendita a 20€ un attrezzo da ginnastica. Un annuncio semplicissimo per una vendita da pochi euro, nulla di particolarmente preoccupante. Purtroppo però è proprio sugli oggetti di poco valore che si concentrano i truffatori, consci che chi vende è decisamente meno attento ai dettagli rispetto a chi vende oggetti costosi o a chi, invece, compra.
Ecco come si è svolta la truffa.
L’aggancio
Poco dopo la pubblicazione dell’annuncio, ecco che un utente della piattaforma aggiunge l’annuncio ai preferiti e avvia una conversazione con la venditrice, perché è interessata a comprare l’oggetto in vendita. Dopo poco le invia un messaggio con un .pdf allegato che pare confermare l’acquisto.
Il .pdf contiene un link che invita a cliccare per completare la vendita…
Il link del finto supporto
Il link rimanda a una pagina che mima alla perfezione quella dell’assistenza di Subito.it, anche se l’url è diverso: nel caso di quello truffaldino termina con .shop, mentre quello originale termina col dominio .it come è giusto che sia. Nella chat di assistenza compare Sofia del supporto tecnico, che con toni rassicuranti e inondando la nostra lettrice di dettagli irrilevanti le spiega che prima di ricevere il pagamento deve passare un processo di “verifica della carta” su cui riceverà il denaro.
I passaggi che vengono richiesti per la verifica sono semplici, ma sufficienti a compiere il misfatto: prima vengono chiesti i dati della carta, poi il saldo (così da accertarsi che il pagamento sia andato a buon fine, dicono). In contemporanea la lettrice viene avvertita che ci sarà una transazione fittizia sulla carta, di importo casuale, transazione che fa parte del processo di verifica. L’addebito arriva, ma invece dei 0,01 centesimi che vengono prelevati solitamente per questi controlli è di 499 euro, e di fittizio non c’è nulla.
Il meccanismo è semplicissimo
- Si sfrutta il senso di urgenza: il pagamento è andato a buon fine, serve solo un ultimo passaggio per incassare
- Si usa tanto gibberish tecnico per imbambolare la vittima e renderla più propensa a concludere
- Si crea un sito uguale all’originale ma con url lievemente diverso
- Ci viene data una giustificazione quasi plausibile per avere i dati della carta di credito.
Come difendersi?
- Mai inserire i dati della nostra carta di credito su siti il cui link ci è arrivato su una chat
- Verificare sempre l’url navigando da browser e verificando che corrisponda a quello dell’azienda con cui crediamo di comunicare
- Diffidare sempre da .pdf e link che non vengono messi in chiaro sulla piattaforma su cui ci troviamo
- Non fornire mai dati della nostra carta (saldo incluso) a sconosciuti online
Cosa fare se ci è cascati?
- Segnalare subito il fatto alla piattaforma su cui siamo stati raggirati
- Segnalare subito alla banca l’addebito subito
- Bloccare la carta di credito usata
Truffa che circola già da qualche mese
Prima di arrivare alle conclusioni ci teniamo a segnalare che la truffa in oggetto non è una vera novità: già a fine marzo, infatti, con gli stessi identici nomi veniva segnalata su alcune pagine Facebook dedicate proprio alle truffe. Pare che vengano usati regolarmente il nome Paola Ricci e l’indirizzo fittizio di Via Sacra Sindone 8 a Bari, come da screenshot:
Concludendo
Quello che ci interessa che sia chiaro a tutti è che chi casca in queste truffe non è uno stupido da prendere in giro, è una vittima di chi ha carpito la sua fiducia, sfruttando magari la scarsa dimestichezza con la piattaforma di vendita.
Per prevenire questo genere di truffe serve più informazione, ed è per questo motivo che abbiamo scelto di pubblicare gli screenshot di come sono avvenuti i fatti, perché speriamo che così facendo possiamo aiutare qualcun altro a non cascarci.
Se anche voi siete stati vittime di truffe simili segnalatecele, e magari mandateci il materiale per poterle raccontare al meglio a chi ci segue. Solo così possiamo sperare che si formino gli anticorpi per difendersi dalle truffe anche nel resto della popolazione.
redazione at butac punto it
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L'articolo La truffa su Subito.it proviene da Butac - Bufale Un Tanto Al Chilo.