Le sei zampe di ENI sulle scuole e le università italiane

5 months ago 124

Formazione di docenti e studenti (anche sul tema dei cambiamenti climatici), tirocini curriculari, accordi con gli istituti universitari, career days, finanziamento e acquisto di ricerche e brevetti, partenariati nell’organizzazione di master e corsi di laurea. È così che il gigante fossile ENI, sfruttando la cronica carenza di finanziamenti pubblici a istruzione, università e ricerca, estende la sua influenza anche sulle scuole secondarie superiori e sulle università pubbliche italiane. Lo denuncia l’approfondimento “Le sei zampe di ENI sulle scuole e le università italiane”, pubblicato da Greenpeace Italia e ReCommon.

Come spiega il rapporto, si tratta di una strategia ormai consolidata della principale azienda fossile italiana, utile a trasmettere una buona immagine di sé soprattutto tra le nuove generazioni in tantissimi atenei italiani o in aree in cui opera come Gela o la Basilicata.

Leggi il report “Le sei zampe di ENI sulle scuole e le università italiane

Per permettere a studentesse e studenti di avere più trasparenza sui legami tra ENI e gli atenei, Greenpeace Italia mette da oggi a disposizione un kit di mobilitazione, con un modello già precompilato e consigli pratici per avanzare richieste di accesso agli atti e scoprire quali sono gli accordi di collaborazione tra le università e le aziende maggiormente responsabili della crisi climatica come ENI.

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