
Ci avete segnalato un post apparso su una pagina social che si presenta così:
Pagina dedicata all’approccio scientifico a tematiche sociali e ambientali. Il testo dei post di questa pagina è libero, chiunque può usarlo come proprio, anche modificato.
Io leggo “approccio scientifico” e mi immagino di trovare appunto contenuti che abbiano fonti scientifiche, invece il post che ci avete segnalato pare tutto tranne che scientifico. Si tratta di un breve video in inglese che potete vedere a questo link (se non è stato rimosso) e di un breve testo di accompagnamento sempre in inglese, questo:
Learn more: ClimateAtAGlance.com
Che tradotto:
Hai sentito parlare del termine allarmante “acidificazione degli oceani”, ma diamo un’occhiata alla scienza. Il pH medio degli oceani è 8,1 – ancora alcalino, non acido. Dal 1850, quel numero è diminuito solo di 0,1 unità. E più CO₂ nell’acqua degli oceani in realtà nutre il fitoplancton, alla base della catena alimentare marina. Inoltre, gli oceani più caldi trattengono meno CO₂, rendendo l’ulteriore acidificazione improbabile. Non lasciare che i titoli sensazionalistici sostituiscano i fatti scientifici.
Scopri di più su: ClimateAtAGlance.com
#FattiClimatici #AcidificazioneOceanica #ScienzaMarina #BasatoSuiDati
A firmare il tutto lo Heartland Institute (che ha anche la paternità del progetto Climate At A Glance). Si tratta di un think tank americano famoso per le sue posizioni negazioniste riguardo al riscaldamento globale, che fece scandalo quando fu dimostrato che fosse legata a doppio filo ad aziende produttrici di combustibili fossili (la Exxon Mobile in particolar modo). Chiunque citi l’Heartland Institute per parlare di cambiamenti climatici ha un’agenda ben precisa da seguire, e magari riceve anche qualche soldino per portarla avanti.
Per approfondire ciò che cerchiamo di analizzare qui sotto vi rimandiamo al National Ocean Service che spiega il concetto di acidificazione e alle pagine del National Geographic sullo stesso tema.
Ma veniamo ai fatti.
È vero che oggi l’oceano ha un pH di media a 8.1, per l’appunto alcalino, non acido, ma il punto non è che gli oceani siano diventati acidi, ovvero con un pH inferiore a 7, bensì che stiano diventando meno basici, ovvero che il loro pH stia diminuendo rispetto al passato, e questo processo si chiama appunto acidificazione. Una variazione anche solo di uno 0,1% di pH significa che l’acqua è circa il 30% più acida rispetto a prima. Il pH funziona su scala logaritmica, e lo 0,1 è una variazione importante.
Più CO₂ nell’acqua degli oceani in realtà nutre il fitoplancton? Qui siamo di fronte a un fraintendimento (intenzionale, da parte dell’Heartland Institute): è vero che alcuni tipi di fitoplancton possono beneficiare di più CO₂, ma molti no, e l’equilibrio dell’intero ecosistema può venire alterato gravemente da questi cambi di alcalinità. L’acidificazione ad esempio danneggia gli organismi calcificati, come i coralli; e da gioielliere posso confermare che negli ultimi vent’anni il prezzo degli stessi è aumentato a dismisura perché se ne trova sempre meno, proprio a causa dell’acidificazione degli oceani.
Gli oceani più caldi trattengono meno CO₂, rendendo improbabile ulteriore acidificazione? Qui ci viene da parlare di malinformazione, perché si mischia un concetto corretto con un altro inesatto. L’atmosfera è piena di CO₂ per colpa dell’inquinamento. L’oceano fa il possibile per “assorbire” questa CO₂; anche se riscaldandosi ne trattiene meno continua comunque ad assorbirne molta, diventando lentamente sempre più acido.
Concludendo
Quanto narrato dallo Heartland Institute è un perfetto esempio di cherry picking e disinformazione climatica. L’istituto nasce proprio per spacciare opinioni ideologiche travestite da scienza allo scopo di difendere gli interessi dei produttori di combustibili fossili. Quando incontrate pagine, gruppi e soggetti che condividono i loro post sapete fin da subito di non essere di fronte a divulgatori scientifici, ma a comunicatori prezzolati pagati per difendere posizioni antiscientifiche, non cascateci.
maicolengel at butac punto it
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L'articolo Lo Heartland Institute e l’acidificazione degli oceani proviene da Butac - Bufale Un Tanto Al Chilo.