Materiale bellico, la neutralità svizzera come strategia commerciale

1 year ago 54

Per l'industria bellica svizzera, la neutralità è stata spesso un alibi per fornire a tutti i Paesi la stessa quantità di armi o in rare occasioni per non fornirne del tutto. Per evitare, per esempio, di irritare un dittatore fascista. All'inizio dell'età moderna, in Europa correva voce che i mercenari svizzeri pulissero le loro scarpe con il grasso addominale dei loro nemici. Soldati provenienti dalle valli alpine svizzere – in totale mezzo milione di uomini – combatterono su tutti i campi di battaglia del continente e nelle colonie. Oggi la Svizzera non esporta più soldati, ma materiale bellico. La quota svizzera del commercio internazionale d'armi è esigua: tra il 2018 e il 2022 corrispondeva allo 0,7%, mentre la quota di mercato degli Stati Uniti è del 40%, della Russia del 16% e della Cina del 5%. La percentuale del materiale bellico sul volume complessivo delle esportazioni svizzere è inferiore allo 0,5%. Il fatto, tuttavia, che proprio un Paese neutrale, orientato a...
Read Entire Article