[MAXIDI] Violenza contro i lavoratori in sciopero. Continua la lotta operaia per libertà sindacale e aumenti di salario a Verona

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BASTA VIOLENZA DI POLIZIA E CARABINIERI

CONTRO I LAVORATORI IN SCIOPERO

CONTINUA LA LOTTA PER LIBERTA’ SINDACALE E AUMENTI DI SALARIO

DEGLI OPERAI MAXIDI

Da stamane all’alba, ancora sciopero dei lavoratori MaxiDi di Belfiore (VE) per risolvere le gravi problematiche sul luogo di lavoro da tempo segnalate dalla nostra organizzazione sindacale.

Dall’ultimo sciopero, il sindacato attende ancora un incontro con l’azienda (che rifiuta ogni interlocuzione) anche tramite convocazione dalla prefettura.

Intanto, i padroni MaxiDi e SkyCoop continuano nel magazzino una dura rappresaglia antioperaia e antisindacale: in particolare contro gli iscritti SI Cobas che hanno deciso di unirsi e mobilitarsi per fare rispettare i loro diritti, a partire dalla libertà sindacale, e chiedere un miglioramento delle loro condizioni di vita e lavoro, soprattutto forti aumenti di salario adeguati al carovita:

https://www.facebook.com/100063691432153/videos/pcb.867740232025683/1034595847865917

Infatti, da settimane i lavoratori e le lavoratrici continuano a ricevere lettere di contestazioni fasulle e illegittime sospensioni dal lavoro: un chiaro disegno padronale repressivo finalizzato ad impaurire gli operai e demoralizzare ogni iniziativa sindacale.

Perciò, la sola risposta operaia a un simile grave attacco non può che essere lo sciopero: indietro non si torna!

Oggi, i lavoratori MaxiDi hanno ricevuto la solidarietà dei lavoratori di Piacenza, che sono intervenuti dai cancelli per dare forza al picchetto.

In poche ore di sciopero, decine e decine di camion sono rimasti bloccati anche intasando le strade intorno al magazzino di Belfiore: questo è il risultato dell’arroganza padronale che vuole assicurarsi una sfruttamento micidiale e sistematico, annientando qualunque resistenza dal basso e attaccando l’organizzazione operaia, pure ricorrendo all’aiuto dello stato.

Tant’è che, come sempre, il padrone chiama e la questura risponde: polizia e carabinieri accorsi sul posto hanno tentato di sgomberare la protesta operaia:

https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/881575760342475

Cosí il governo “sovranista” – della Meloni sostenitrice dei macellai guerrafondai dalla Palestina all’Ucraina e del Salvini “precettatore” che vieta gli scioperi – sta già sperimentando sul campo dei magazzini della logistica il “nuovo” pacchetto-sicurezza che criminalizza le lotte operaie per colpire tutta la classe lavoratrice: tentando di mettere fuorilegge lo sciopero e colpire i lavoratori combattivi, in oiena continuità con i decreti-sicurezza dei governi del 5Stelle Conte e del ministro Pd Minniti.

Comunque, lo sciopero è continuato grazie alla determinazione dei lavoratori per far valere i loro diritti – incluso il diritto di sciopero e manifestazione – a costo di fermare le merci per colpire il profitto del padrone. In seguito, gli operai si sono spostati nel più grande supermercato del territorio del noto gruppo Gdo (grande distribuzione organizzata) di proprietà della famiglia Brendolan: di fronte a una clientela numerosa e attenta, il sindacato ha denunciato il grave comportamento di MaxiDi e la repressione di stato non ultimo l’odierna violenza delle forze dell’ordine; allo stesso tempo confermando le richieste dei lavoratori per migliorare le condizioni di vita e lavoro.

LA LOTTA CONTINUA

FINO ALLA VITTORIA

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