Alla commemorazione in memoria dei tre inviati Rai, Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Saša Ota uccisi trent'anni fa a Mostar est, Andrea, figlio di Marco, ha parlato di "sofferenza che non cancella le responsabilità". E ha chiesto alle autorità presenti di opporsi "a chi ha bisogno dell'odio per difendere il suo potere" e tiene la città sotto scacco