[NAPOLI] Lavoratori disoccupati in lotta per salario e lavoro. Ancora in piazza: senza padroni, basta guerre e spese militari

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LAVORO SUBITO

Grande giornata di lotta oggi da Piazza Cavour lungo tutta la città fino a Piazza Plebiscito dove siamo stati ricevuti dal Prefetto di Napoli dopo gli incontri con le istituzioni nelle giornate precedenti.

Due enormi striscioni di 20 metri di fronte la Prefettura ed al Palazzo Reale citavano “LAVORO SUBITO”.

Senza partiti, senza padroni, senza tregua: fino alla vittoria!

20 febbraio,

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”


SERVE UN PIANO PER IL LAVORO STABILE, UTILE, SICURO

CON SALARI DIGNITOSI, BASTA GUERRE E SPESE MILITARI

Questi giorni sono stati intensi per l’attività del nostro movimento, dopo una lunga trattativa per dare seguito agli impegni assunti con l’obiettivo di valorizzare il percorso formativi finalizzato all’inserimento al lavoro circa la nostra vertenza riguardante le platee storiche:

https://www.facebook.com/disoccupati7novembre/videos/308460852219224

Dopo la previsione di mobilitazioni ed iniziative, immediati incontri istituzionali svolti e interlocuzioni siamo stati convocati in Prefettura.

Sono state anche giornate in cui numerose televisioni, giornalisti e canali ci hanno contattato per intervistarci rispetto il tagli al reddito, le misure dell’assegno di inclusione, la piattaforma SFL ed altro ancora.

Da tempo ci rifiutiamo di rilasciare interviste quando queste, come sappiamo, vogliono utilizzare un format che fa del disoccupato un “elemosinatore” casomai con un imprenditore in studio pronoia parlare di mercato e di disponibilità ad assumere.

Nella giornata di ieri siamo intervenuti a Reset Rai 3 ma senza la possibilità di proseguire la nostra intervista: nelle stesse ore la tragedia ennesima di Firenze con altri morti sul lavoro.

Rilanciamo per questo la mobilitazione contro morti sul lavoro, sfruttamento, disoccupazione, salari da fame, spese militari e l’economia di guerra: per rivendicare lavoro stabile e sicuro, salario garantito, progetti per lavori realmente utili ai nostri territori e città, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

Concentramento Martedì 20 h 15:00 Tutti e tutte a Piazza Cavour!

16 febbraio,

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”


VIOLENTE CARICHE FUORI ALLA RAI DI NAPOLI

AGGREDITA E FERITA LA COORDINATRICE SI COBAS DI NAPOLI

LA FURIA DI POLIZIA E GOVERNO MELONI

CONTRO CHI DENUNCIA IL GENOCIDIO A GAZA NON HA LIMITI

IL 23 FEBBRAIO SCIOPERO GENERALE

SABATO 24 TUTTI A MILANO

Stamattina il coordinamento Napoli per la Palestina, cui il SI Cobas aderisce, aveva indetto un presidio fuori agli studi Rai di Napoli per denunciare il clima di censura e intimidazione nei confronti di chiunque prende parola e si mobilita contro il massacro sionista a Gaza: ciò anche alla luce del linciaggio mediatico operato da vari esponenti governativi all’indomani di alcune prese di posizione per il cessate il fuoco da parte di due artisti in gara al festival di Sanremo.

Già in prima mattinata la Questura aveva emesso una prescrizione nei confronti del presidio, con motivazioni ridicole: il fatto eclatante è che tale prescrizione è stata indirizzata personalmente a Eddy Sorge dell’esecutivo nazionale SI Cobas, col chiaro intento di indicare nel SI Cobas di Napoli (e nei compagni del giro solidale) il “cattivo” da colpire.

Così è stato.
Verso le 13,00 , nel mentre la Rai si rifiutava di ricevere una delegazione di manifestanti, la polizia, con chiaro intento provocatorio e intimidatorio, si è attrezzata in tenuta antisommossa davanti ai cancelli di ingresso.

Nel volgere di pochi secondi è partita una violenta carica nei confronti dei manifestanti, che ha provocato almeno 3 feriti, tra i quali la nostra coordinatrice di Napoli Mimì Ercolano, la quale è stata colpita da una manganellata e ha subito una profonda ferita alla testa.

Quanto più aumenta la corsa agli armamenti, il clima di guerra e il sostegno occidentale nei confronti del macellaio Netanyahu, tanto più il governo Meloni incrementa la repressione del dissenso e delle lotte.

Proprio per questo, occorre incrementare e generalizzare la mobilitazione contro il governo della guerra, complice del genocidio a Gaza e artefice di un attacco senza sosta ai lavoratori e ai proletari in nome delle esigenze dell’economia di guerra: ciò a partire dallo sciopero generale del 23 febbraio e dalla manifestazione a Milano di sabato 24.

Solidarietà a Mimì e ai compagni che oggi sono stati colpiti in maniera vigliacca dai manganelli del governo Meloni.

Solo la lotta paga!

13 febbraio.

Si Cobas Napoli
SI Cobas nazionale

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