No, in Ucraina non sono stati testati «farmaci cancerogeni su pazienti vulnerabili» ignari

3 weeks ago 22

Il 30 marzo 2024 è stato pubblicato un articolo sul sito News Academy dal titolo: «Pfizer, AstraZeneca e altri colossi testarono farmaci cancerogeni su pazienti vulnerabili in Ucraina».  Secondo quanto si legge, l’agenzia di stampa russa RIA Novosti (di proprietà statale) sarebbe in possesso di documenti, compilati tra il 2008 e il 2016, che dimostrerebbero come «l’Ucraina grazie ad una carenza legislativa sulla sperimentazione farmacologica è stata scelta dai colossi farmaceutici mondiali per diventare un hub per biolaboratori ed esperimenti sulla popolazione ignara».  

Nello specifico l’articolo fa riferimento a un test che sarebbe stato condotto sui pazienti del reparto psichiatrico dell’ospedale di Mariupol – tra cui «bambini di età inferiore a un anno» –, con l’obiettivo di verificare l’efficacia di un farmaco contro l’artrite reumatoide, l’SB4. L’utilizzo di tale farmaco, continua l’articolo, creerebbe «la possibilità di sviluppare varie forme di cancro».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Ria Novosti ha pubblicato l’articolo con le informazioni in questione il 12 febbraio 2024. Lo stesso giorno l’agenzia di stampa russa ha diffuso sul proprio canale Telegram un video che mostra i documenti citati nel post oggetto di analisi all’interno dell’ospedale di Mariupol, città ucraina occupata dall’esercito russo.

Come hanno verificato tuttavia diversi siti di fact-checking, i documenti citati da Ria Novosti non dimostrano che siano stati condotti studi clinici pericolosi o segreti sulla popolazione ucraina, sui pazienti dell’ospedale psichiatrico o sui neonati. Si tratta infatti di documenti pubblici e non riservati. Inoltre, è importante notare che questi studi sono stati condotti non solo in Ucraina ma in diversi Paesi nel mondo, compresa la Russia, e i farmaci testati sono stati poi approvati.

Nello specifico, in uno dei documenti compare la sigla «SB4 – G31 – RA “Samsung Bioepis, Ltd”». Samsung Bioepis è una società biofarmaceutica sudcoreana. Utilizzando i motori di ricerca online e inserendo questa dicitura, si ottiene un collegamento all’interno del sito del registro europeo delle sperimentazioni cliniche. In base a questo risultato si può verificare che «SB4 – G31 – RA “Samsung Bioepis, Ltd”» è una sigla che indica il protocollo dello sponsor dello studio clinico, cioè chi ha organizzato il trial. In questo caso lo studio è stato realizzato dalla Samsung Bioepis tra il 2013 e il 2014 per per valutare l’efficacia, la sicurezza, la farmacocinetica e l’immunogenicità di SB4 (farmaco realizzato dalla società sudcoreana) rispetto al farmaco Enbrel in soggetti con artrite reumatoide da moderata a grave nonostante la terapia con metotrexato. 

Inoltre, come spiegano le informazioni pubbliche disponibili sul sito del registro europeo delle sperimentazioni cliniche, lo studio è stato condotto in sette Paesi del mondo, tra cui appunto l’Ucraina. I soggetti che a livello globale hanno partecipato sono state persone tra i 18 e gli 84 anni. Nessun neonato o bambino è stato invece coinvolto nello studio clinico. Infine, si legge che «la natura e lo scopo dello studio sono stati completamente spiegati a ciascun soggetto e durante lo screening è stato ottenuto il consenso informato scritto da ciascun soggetto prima che venisse eseguita qualsiasi procedura relativa allo studio». È quindi infondato sostenere che le persone coinvolte nello studio fossero ignare di quanto stesse succedendo. 

Nel 2019 la Food and Drug Administration (FDA) – l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – ha approvato per il trattamento il farmaco SB4 della Samsung Bioepis. Nel 2016 il farmaco aveva ricevuto il via libera dall’Agenzia europea per i farmaci (EMA). Nella letteratura scientifica sono diversi gli studi che hanno confermatola sicurezza e l’efficacia dell’SB4.

L'articolo No, in Ucraina non sono stati testati «farmaci cancerogeni su pazienti vulnerabili» ignari proviene da Facta.

Read Entire Article