Olimpiadi, niente pattinaggio in Trentino. Torino si ricandida

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Le olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 non arriveranno sull’altopiano di Pinè. Dopo tante indiscrezioni, la conferma è arrivata da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in una conferenza organizzata a Baselga di Pinè.
La decisione è dovuta in parte ai costi di riqualificazione dell’attuale Ice Rink, lievitati a una somma compresa tra i 70 e i 75 milioni di euro (le stime iniziali erano di 50,5 milioni), in parte per il parere tecnico del Comitato olimpico internazionale (Cio), che rileva l’insostenibilità dell’impianto sul lungo periodo.

Torino si candida

Il risvolto inatteso ha riportato in auge Torino. “Pensiamo che accogliere la disponibilità di Torino e del Piemonte, coinvolgendo l’intero arco alpino, rappresenti una soluzione logica e di buon senso per la migliore riuscita di questo straordinario evento”, hanno commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio. “Torino e il Piemonte confermano la propria totale disponibilità a mettersi a disposizione del Paese”

Ma Malagò non si è sbilanciato, precisando come non vi sia “nessun automatismo che, venuto meno l’impianto di Baselga di Pinè, porti il pattinaggio su pista lunga a Torino. La possibilità c’è, ma la certezza assolutamente no. Si stanno valutando le alternative e si faranno le valutazioni possibili”.

Le olimpiadi invernali giovanili del 2028

Il Comune di Baselga di Pinè otterrà comunque lo stanziamento inizialmente previsto dalla Provincia di Trento per lo stadio del ghiaccio, che verrà utilizzato per riqualificare gli impianti per le discipline invernali presenti (per 29 milioni di euro) e per opere infrastrutturali sul territorio (21,5 milioni di euro).

Malagò, che ha chiesto al Cio la possibilità di ospitare almeno una disciplina dimostrativa nell’Ice Rink di Baselga di Pinè, ha invece annunciato l’intenzione di candidare la Lombardia e il Trentino, con l’altopiano di Pinè, a ospitare le olimpiadi invernali giovanili del 2028, che non richiedono uno stadio del ghiaccio coperto.

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