Paolo Gualandris è il nuovo direttore della Provincia di Cremona e Crema

1 year ago 211

Paolo Gualandris è il nuovo direttore della Provincia di Cremona e di Crema, di cui era vicedirettore. Prende il posto di Marco Bencivenga che è stato rimosso dall’incarico dall’editore dopo un periodo turbolento.

La decisione da parte dei vertici della Societa Editoriale Cremonese maturata da tempo, è stata formalizzata solo ieri nel tentativo di trovare un accordo con Bencivenga per la sua uscita. D’altronde la nomina del nuovo direttore non era rimandabile perché sabato 11 febbraio a Cremona si terrà l’importante evento per festeggiare i 75 anni della Provincia a cui parteciperanno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, originario di Crema, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti ( Cremona è una capitale dell’agroalimentare), Renato Mazzoncini, l’amministratore delegato di A2A, la prima società di multiservizi italiana che ha a Cremona uno dei suoi headquarter, e Beppe Servegnini, editorialista del Corriere della Sera e scrittore, nato a Crema dove ancora ha casa. I quattro ospiti, con la conduzione di Gualandris discuteranno sul tema “il ruolo del giornale di casa nell’epoca no limit del mondo a portata di mano” .

Campagna ‘Orgogliosamente di provincia’

La Societa Editoriale Cremonese ha organizzato una campagna per l’importante anniversario dei 75 anni all’insegna dello slogan ‘Orgogliosamente di provincia’ ribadendo con forza la posizione della testata, che “racconta e indaga la realtà dell’organismo geografico di cui porta – con orgoglio il nome” – e chiamando a testimoniare i rappresentanti delle comunità di Crema e Cremona, dai sindaci, a al vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, a personaggi del mondo politico, e dell’economia come Giandomenico Auricchio, commissario straordinario della Camera di Commercio di Cremona, che ha pubblicato una bella testimonianza sul quotidiano. “La Provincia di Cremona e Crema, il giornale del nostro territorio, è prezioso punto di riferimento per la comunit”, scrive Auricchio. “Prima della diffusione delle emittenti televisive, di internet e dei social media, il quotidiano cartaceo è stato l’unica fonte di informazioni. In questi 75 anni La Provincia ha raccontato con passione e partecipazione la storia della “sua gente”, ha costituito un presidio per conservare memoria della nostra storia, dei nostri successi, ma anche dei drammi che abbiamo dovuto affrontare, contribuendo all’elaborazione della memoria collettiva. Tutti noi conserviamo i ricordi del giornale nei giorni terribili di marzo e aprile 2020, così come ricordiamo con piacere e orgoglio le copertine dedicate ai nostri atleti vincitori di medaglie alle Olimpiadi o in altre competizioni. Il giornale ci informa sull’andamento della nostra economia, su quanto accade nelle nostre città e nei nostri paesi: proprio questa vicinanza territoriale ed emotiva ha fatto sì che La Provincia sia diventata, nel tempo, un’”infrastruttura culturale” in grado non solo di fare cronaca, ma anche di promuovere e valorizzare le ricchezze ambientali, artistiche, culturali e produttive.


La riconoscenza va quindi al quotidiano per averci tenuti costantemente aggiornati su quello che accadeva attorno a noi, e per avere costituito, spesso in collaborazione e a supporto di enti, istituzioni e imprese del territorio, una straordinaria vetrina, cartacea e virtuale, in grado di raccontare le dinamiche di una comunità ricca di eccellenze, successi e talenti da scoprire. Ritengo che proprio il collegare la nostra realtà al contesto internazionale sia una delle chiavi per promuovere un nuovo Rinascimento delle nostre comunità.


Molto è stato fatto, sia dalle nostre imprese che dagli Enti pubblici locali, per raggiungere questo obiettivo: penso al sostegno assicurato alla Fiera di Cremona, straordinaria vetrina delle nostre produzioni, penso agli investimenti attuati della Fondazione Arvedi–Buschini e dagli Enti locali per favorire la presenza dell’Università Cattolica e del Politecnico di Milano, penso alle tante imprese che sono riuscite a crescere e a diventare player internazionali mantenendo localmente sia la direzione che la produzione, penso ai tanti giovani che hanno deciso di rimanere e di investire sul loro territorio. Sono convinto che potremo continuare a competere in un contesto sempre più complesso se sapremo continuare ad aprirci all’esterno, attraendo talenti da tutto il mondo, come avviene nel caso della liuteria.
Sappiamo che la nostra provincia per molti versi è svantaggiata: mi riferisco in particolare alla carenza di infrastrutture stradali, ferroviarie e, nei nostri Comuni più piccoli, anche digitali. Mi riferisco anche alle opere di regimentazione del Po, promesse da decenni e ancora in fase di progettazione. The European House Ambrosetti, nel Masterplan 3C, ha stimato in almeno 2 punti percentuali il deficit di Pil derivante dal gap infrastrutturale. Dobbiamo però essere consapevoli anche della nostra forza, della nostra qualità della vita, delle nostre straordinarie doti di resilienza, della bellezza delle nostre città. Abbiamo sperimentato che nei momenti di reale emergenza, come quello della pandemia, la collaborazione tra enti territoriali, imprese e società civile è risultata indispensabile per resistere e avviare un graduale processo di ripresa, e come il giornale si sia fatto portavoce di questa collaborazione. È questo il modello da seguire con convinzione, quello indicato da Ambrosetti nel Masterplan 3C. L’auspicio è che La Provincia continui a essere uno degli elementi fondanti di questo sistema virtuoso, alla base del successo del territorio. Infine, un dovuto ringraziamento ai presidenti e ai direttori che si sono succeduti in questi decenni e che hanno saputo dar vita al quotidiano come oggi lo conosciamo”.

Questa interessante analisi testimonia anche che cosa la comunità economica locale si aspetta dal nuovo direttore Paolo Gualandris, che oltre a conoscere bene la realtà locale ha nella sua storia professionale anni di lavoro al Gruppo Class Editori, al mensile Class, al settimanale Milano Finanza e al mensile Campus. Fondatore e anima del Caffè letterario di Crema, sulla Provincia cura anche la pagina dei libri, con un’estensione sul web con video interviste agli autori.

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