Perché la Svizzera monitora le acque reflue della centrale distrutta di Fukushima

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Il Giappone ha cominciato a riversare nel Pacifico le acque reflue della centrale nucleare in dismissione di Fukushima, gravemente danneggiata da uno tsunami. Un laboratorio svizzero svolge un ruolo essenziale nel verificare che lo scarico di acqua contaminata soddisfi gli standard internazionali. I deflussi fomentano timori nella popolazione locale e nei Paesi vicini, come la Cina. L'11 marzo del 2011, un terremoto di magnitudo 9,1 investì la costa nord-orientale dell'isola principale del Giappone, generando uno tsunami che uccise 18'000 persone. Quando l'onda anomala raggiunse la terraferma, colpì anche la centrale elettronucleare Fukushima Dai-ichi. Per raffreddare i tre reattori danneggiati e il combustibile esaurito sono servite grandi quantità di acqua di mare. Da allora sono state raccolte, trattate e stoccate in un migliaio di serbatoi oltre 1,3 milioni di tonnellate di acque reflue, incluse l'acqua di superficie e piovana filtrate dagli edifici dei reattori. Stando a...
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