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Ieri migliaia di lavoratori, insieme a disoccupati, realtà sociali e politiche anticapitaliste hanno manifestato per le strade delle 4 città dove il SI COBAS HA ORGANIZZATO il primo Maggio. Un primo maggio dove non c’era niente da festeggiare visto la tendenza alla guerra, visto lo stato di polizia, visto i bassissimi salari dei lavoratori, visto i morti sul lavoro, visto la grande precarietà dei giovani e non. Queste ricette dei governi borghesi mirano a disarmare ideologicamente, in primis, tutta la classe lavoratrice, insieme alle realtà sociali per farne carne da macello nella guerra.
Il primo Maggio è anche la lotta di tutti i lavoratori a livello internazionale che lottano per gli stessi ns obbiettivi a cui dobbiamo collegarci e stringere sempre più rapporti organizzativi e d’azione di lotta comune per rafforzare la resistenza alla borghesia mondiale e all’imperialismo.
Questi sono stati gli obbiettivi gridati nelle piazze contro il governo Meloni; oltre a rimarcare in modo profondo di essere a fianco della resistenza Palestinese contro il genocidio e l’annientamento perpetrato da tutte le potenze occidentali.
IL SI COBAS si pone come punto di riferimento nazionale per ogni possibile opposizione al governo e alla guerra prossima futura.
I movimenti sociali e politici DEVONO collegarsi in termini d’organizzazione e partecipazione, alla parte avanzata dei lavoratori rappresentata dal SI COBAS se vogliono effettivamente, in termini reali fare opposizione concreta.
Dobbiamo essere in grado di unire le lotte dei lavoratori(centro della contraddizione capitale-lavoro) a quelle sociali, sulla sanità,scuola, casa, precariato, ecc. Solo così saremo in grado i dare una prospettiva anticapitalista nelle lotte presenti e future.
SI COBAS NAZIONALE
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