Questa non è una donna posseduta da un demone

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Il 12 febbraio 2024 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato lo stesso giorno su Facebook in cui si vede una donna ferma, in piedi, su un marciapiede. La persona che registra la scena passa di fronte alla donna, che fissa la camera, e si può notare come questa abbia il volto pallido e gli occhi e i denti neri. Nel filmato si sente anche una voce che dice, in italiano: «Ma chi abbiamo qui oggi. Buongiorno Azazel. Tutto okay? Non rispondi questa mattina, vero?»

Il nome Azazel compare anche nella descrizione del video: «Complete videos. Jo Vs Azazel». Il riferimento è a Azazel, che nella mitologia rappresenta il «demone dei deserti» ed è anche considerato nel satanismo spirituale il «dio della giustizia e della vendetta». Secondo chi ha condiviso il filmato, dunque, la donna ripresa avrebbe qualche legame con il mondo demoniaco. 

Si tratta di un contenuto pubblicato senza il contesto necessario alla sua comprensione.

Il video originale è stato condiviso sui propri social dalla make up artist canadese Lucky Bromhead. Nella descrizione del filmato, la donna spiega di aver partecipato, con quel video, alla “uncanny valley”, una sfida lanciata su TikTok in cui le truccatrici devono utilizzare tecniche per far sembrare i loro soggetti quasi, ma non del tutto, umani. Il termine “uncanny valley” è stato coniato nel 1970 dallo studioso giapponese di robotica Masahiro Mori, e descrive lo stato di inquietudine e malessere che si percepisce quando si vede un soggetto che ha l’aspetto quasi di un umano, ad esempio un robot umanoide altamente realistico.

Nell’account TikTok di Bromhead è presente anche un video in cui la make up artist sta preparando il trucco del video in analisi.

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