Radio digitale. Ci vorranno almeno 10 anni prima di averla su tutte le auto (o quasi)

11 months ago 94

CRTV lavora per una transizione intelligente, sostenuta da una strategia che sia accelerata, ma al tempo stesso nei tempi necessari – per l’aspetto dell’ascolto in mobilità, per esempio, ci vorranno almeno 10 anni per l’aggiornamento del parco macchine. È una transizione che deve essere accompagnata, mantenendo coesistenza di FM e DAB fino a livelli di copertura e penetrazione del DAB tali da non lasciare indietro nessuno, né imprese, né pubblico. È anche una transizione che deve essere sostenuta: si tratta di percorso di innovazione tecnologica ma anche di infrastrutturazione e sicurezza – si pensi alla copertura delle gallerie autostradali, molto più efficiente e resiliente del wifi, nonché volto a garantire l’accessibilità di servizi di interesse generale completamente gratuiti per l’utente. Il DAB è green, la potenza delle emissioni è più bassa, è più efficiente lo sfruttamento dello spettro elettromagnetico, e sono minori le interferenze con i Paesi limitrofi. Come tale è un’evoluzione che deve essere facilitata e sostenuta dallo Stato, si tratta di proteggere imprese produttive e che fanno cultura”.

Così Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni all’evento “La radio oltre la radio. Le sfide del digitale fra prominence, pluralismo e nuove metriche” sviluppato da Confindustria Radio Televisione e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Almed, Alta Scuola di Media Comunicazione e Spettacolo, con i Master Fare radio e Fare TV, svoltosi l’8 giugno a Milano.

“Bisogna garantire interventi per la salvaguardia e lo sviluppo della radiofonia nella prospettiva della diffusione della tecnologia DAB ma al tempo stesso garantire la sostenibilità delle imprese, attuale e futura” ha aggiunto il Presidente “ad es. prevedendo interventi che attenuino gli effetti del caro bollette sull’intero settore radiotelevisivo, per cui sono stimati impatti del 20-25% sul totale costi, e impatti ben superiori per il settore radiofonico, e destinati a crescere finché non potrà usufruire del DAB”.

L’evento è stato l’occasione per presentare l’Osservatorio della Radio In Italia, a cura di Andrea Veronese, Responsabile Ufficio Studi CRTV, strumento unico di rappresentazione del settore. Rosario Alfredo Donato, Direttore Generale di Confindustria Radio televisioni, nella sua presentazione dell’attività associativa, ha commentato che “l’Osservatorio diventerà un punto di riferimento per la crescita della conoscenza del sistema delle imprese radiofoniche ad uso degli Associati, delle Istituzioni e dell’Università”. Basato su un database in continuo aggiornamento su mercato e operatori, contenuti e piattaforme, mappature e cronologie, economics di settore, ascolti, investimenti, tecnologie, uscirà con cadenza annuale.

La “Radio Oltre la Radio “è la terza tappa del programma di promozione della Radio nelle università promosso da Confindustria Radio Televisioni in collaborazione con i maggiori atenei italiani ,segue due eventi dedicati alla radio che si sono tenuti a Roma presso Sapienza Università di Roma, “Universi sonori, dalla radio tradizionale ai nuovi spazi di produzione e ascolto”, e presso Università Roma Tre, in occasione del World Podcast Day 2023.

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