Rai, primo Cda dopo Sanremo. Dal 27 febbraio striscia di Vespa dopo il Tg1

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Sanremo e le sue polemiche, il nuovo spazio per Bruno Vespa e il Tg2. Tanti i temi che il Cda Rai ha affrontato durante l’incontro, durato oltre 7 ore, che si è svolto il 15 febbraio.

Lo spazio di Enzo Biagi

Dopo i rumors che si rincorrevano da un po’, durante la riunione sono arrivate le informazioni ufficiali sulla nuo spazio che vedrà Bruno Vespa protagonista.
La nuova trasmissione partirà il 27 febbraio e andrà in onda subito dopo il Tg1 della 20, occupando lo spazio che fu di Enzo Biagi con interviste e servizi. La striscia si chiamerà ‘5 minuti’, ad indicare la durata del programma, e potrà godendo del traino degli ascolti del notiziario serale della rete ammiraglia.

I consiglieri hanno, però, domandato al vertice se il nuovo impegno è compreso nel contratto di Vespa, che è un esterno, o se comporterà nuovi esborsi per la Rai. C’è poi qualche perplessità sulla possibile concorrenza interna con “Il cavallo e la torre” di Marco Damilano che va in onda nella stessa fascia su Rai3.

Bruno Vespa (Foto Ansa)

Le polemiche dopo il Festival

La riunione era la prima dopo il festival di Sanremo ed era inevitabile che risentisse degli strascichi che hanno accompagnato l’evento.

Puntuali sono arrivate le polemiche generate non solo dal messaggio inviato da Volodymyr Zelensky e dalle performance di Fedez, ma anche dubbi su aspetti più strettamente economici che sono stati indirizzati all’ad di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia, presente in audizione.
Dati per assodati gli ascolti da record, la grande partecipazione dei giovani, e la raccolta pubblicitaria da 50 milioni, i consiglieri hanno fatto sentire la propria voce ponendo l’accento sulla promozione di profili privati sui social, oltre che della piattaforma Instagram – da parte di Chiara Ferragni in particolare -, che potrebbe comportare rischi in un’azienda controllata dalla Corte dei Conti.

Chiara Ferragni con Gianni Morandi e Amadeus (foto Ansa)Chiara Ferragni con Gianni Morandi e Amadeus (foto Ansa)

Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti, ha puntato il dito anche sulla cessione della titolarità organizzativa del Festival a soggetti esterni, chiedendo conto degli svarioni editoriali che hanno danneggiato l’immagine della Rai.
Nel mirino restano Amadeus, insieme al suo agente Lucio Presta, oltre al direttore dell’Intrattenimento di Prime Time, Stefano Coletta. Mentre dalla politica, la gestione del Festival ha spinto parte della maggioranza a chiedere anche la sostituzione dell’ad Carlo Fuortes.

Il Tg2

Durante la riunione, ha presentato il suo piano editoriale in cda il direttore del Tg2 Nicola Rao, dato come possibile sostituto di Monica Maggioni al Tg1.
Sono stati comunicati i vicedirettori, che restano cinque con la new entry di Fabrizio Frullani.

Nuovo incontro il 3 marzo

Il Cda ha dato il via libera all’unanimità di tutte le delibere messe ai voti. Il prossimo cda è in programma il 3 marzo, mentre, ad aprile dovrebbe essere messo ai voti il piano industriale.

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