Rai, UsigRai in Vigilanza: in contratto di servizio torni giornalismo d’inchiesta

9 months ago 36

Nel contratto di servizio tornino il giornalismo di inchiesta; l’impegno della Rai sui valori dell’accoglienza e dell’inclusione; i Programmi dell’Accesso che sono la porta aperta del servizio pubblico alle diverse realtà sociali del nostro Paese. E’ la richiesta portata avanti dal Segretario dell’Usigrai Daniele Macheda durante l’audizione in commissione di Vigilanza, con una prima valutazione sullo schema di Contratto di Servizio appena trasmesso alle Camere.

Accompagnato dal rappresentante della Fnsi Angelo Oliveto, Macheda – nell’incontro del 12 luglio – ha segnalato inoltre che, secondo l’UsigRai, dal testo, sottoposto da Rai e Mimit al parere parlamentare, “è scomparso il riferimento alla valorizzazione del merito e la capacità professionale di tutto il personale dell’Azienda e in particolare l’obiettivo di stabilizzare il personale con contratti a tempo determinato o di collaborazione continuativa; così come manca il riferimento ai concorsi pubblici come unico metodo per la selezione dei giornalisti”.

Valorizzazione delle teche

Altro tema portato all’attenzione della Commissione è la totale cancellazione nel nuovo contratto dell’articolo che impegna l’azienda alla valorizzazione del patrimonio delle teche Rai. Nello specifico è stato posto l’accento sulla totale esternalizzazione della produzione di immagini per i tg che sta causando un grave danno anche sugli gli archivi visivi della Rai.

Ai Commissari è stata anche segnalata la sorpresa del sindacato dei giornalisti nel non leggere nel testo alcun richiamo alla Costituzione Italiana che racchiude i valori a cui si ispira il servizio pubblico.

Risorse, canone e governance

Particolare attenzione è stata posta alla questione delle risorse, con riferimento al Canone che deve garantire alla Rai risorse finanziarie certe e di lunga durata. Sul pagamento dell’imposta nella bolletta della Luce il Segretario dell’Usigrai ha ribadito che non risulta da nessuna parte sia l’Europa a chiedere che venga tolto e che una decisione in tal senso sarebbe solo frutto di una scelta politica.

Anche rispetto alla Governance e alla sollecitazione di uno dei commissari circa la legittimità dello spoil system per la scelta del vertice Rai, Macheda ha segnalato la posizione del sindacato in linea con la Commissione Europea che nella ‘Relazione sullo stato di diritto 2023‘ ha rilevato invece l’esigenza “di una riforma che permetta alla Rai di resistere meglio ai rischi di influenze politiche e dipendenza finanziaria nei confronti del governo”

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