Rivalutazione dell’OMS sui possibili effetti cancerogeni dell’aspartame: cosa sappiamo

10 months ago 37

Di Valerio Uni

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha annunciato che il 14 luglio 2023 ci sarà una rivalutazione del potenziale effetto cancerogeno dell’aspartame il cui consumo potrebbe provocare il cancro. L’aspartame è un edulcorante, ovvero un additivo artificiale, ampiamente utilizzato nell’industria alimentare come addolcitore per alimenti definiti “zero”, cioè senza zucchero. I risultati della rivalutazione verranno pubblicati il 14 luglio 2023, con obbligo di segretezza istituzionale fino a quel giorno.  

Abbiamo analizzato la questione nel dettaglio, per provare ad evitare confusione e allarmismi su questa notizia. 

Il comunicato ufficiale
Un Gruppo di lavoro delle Monografie Iarc, Agenzia per la ricerca sul cancro che fa parte dell’OMS, tra il 6 e il 13 giugno 2023 ha valutato il potenziale rischio cancerogeno dell’aspartame. Nel momento in cui scriviamo, invece,  il Comitato congiunto FAO/OMS sugli additivi alimentari (Jecfa), composto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sta effettuando una valutazione del rischio che si concluderà il l 6 luglio 2023 e che includerà una revisione dell’assunzione giornaliera accettabile dell’aspartame, e una revisione della valutazione dell’esposizione alimentare della stessa sostanza.

Il riassunto di queste valutazioni sarà raccolto nel “Volume 134” delle Monografie Iarc e verrà pubblicato online il 14 luglio 2023 sulla rivista The Lancet Oncology, in simultanea alla pubblicazione delle conclusioni del Jecfa sul sito web dell’OMS. 

Le Monografie Iarc identificano fattori ambientali che costituiscono pericoli cancerogeni per gli esseri umani. Questi includono sostanze chimiche, miscele complesse, esposizioni professionali, agenti fisici, agenti biologici e fattori legati allo stile di vita. Tutti i partecipanti alle riunioni delle Monografie Iarc, compresi gli osservatori, hanno sottoscritto un accordo di riservatezza che stabilisce di non condividere alcuna informazione sulla riunione o sui suoi risultati fino alla fine del periodo di embargo.

Le pubblicazioni dell’Iarc, definite Monografie volume 1-133, utilizzano delle denominazioni per i prodotti cancerogeni in base al loro potenziale di provocare il cancro e sono: “possibilmente cancerogeno”, cioè con prove limitate che può provocare il cancro, “probabilmente cancerogeno” ovvero con maggiori prove a sostegno e “cancerogeno”. Una quarta è definita “non classificabile come cancerogeno” poiché non ci sono prove.

Secondo l’agenzia di stampa britannica Reuters, l’aspartame potrebbe rientrare tra “possibilmente cancerogeno”. 

Che cos’è l’aspartame
Per capire meglio di cosa stiamo parlando occorre chiarire innanzitutto che cos’è questa sostanza. L’aspartame è un dolcificante artificiale intenso a basso contenuto calorico. È una polvere bianca inodore ed è circa 200 volte più dolce dello zucchero bianco. È autorizzato come additivo alimentare in particolare nell’Unione europea dall’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), negli Stati Uniti dalla Food and Drug administration (FDA) e nel resto del mondo su discrezione degli organi regolatori ministeriali. Fin dal 1981 viene utilizzato in bevande, prodotti da forno, dolciumi, latticini, gomme da masticare, prodotti dietetici e per il controllo del peso, nonché come edulcorante da tavola, ovvero la bustina di dolcificante. Attualmente nell’Unione europea i prodotti alimentari contenenti aspartame devono indicarne la presenza sull’etichetta, menzionando il nome o la lettera E davanti al numero assegnato alla sostanza (E 951).

Tuttavia, il 15 maggio 2023 l’OMS ha messo in guardia i consumatori sull’utilizzo di dolcificanti artificiali, soprattutto per pazienti diabetici, indicando loro di preferire prodotti naturalmente privi di zucchero oppure di sostituirli con prodotti naturali come la frutta. La raccomandazione dell’OMS fa parte di una serie di linee guida per una dieta sana che mirano a promuovere abitudini alimentari salutari, al fine di migliorare la qualità della dieta e di prevenire malattie quali diabete, infarto e cancro. 

L’aspartame fa male?
L’Efsa nel 2013 ha concluso che la dose giornaliera ammissibile (DGA) di aspartame è di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Se prendiamo come esempio un lattina di “coca cola zero”, questa contiene circa 184 milligrammi di aspartame. Considerando la dose giornaliera ammissibile, una persona che pesa 80 kg può ingerire in sicurezza circa 3200 milligrammi di aspartame, ovvero circa 17 lattine da 330 millilitri. 

Dunque cosa sappiamo finora?
Efsa rassicura sulla sicurezza del dolcificante artificiale se utilizzato entro i limiti e con un particolare occhio di riguardo per i consumatori fragili. Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità consigliano di seguire uno stile di vita sano in linea con i valori di prevenzione della salute, seguendo una dieta sana ed evitando il consumo eccessivo di dolcificante come sostituto dello zucchero. 

Il prossimo 14 luglio l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) in congiunzione con l’OMS sugli additivi alimentari (Jecfa) riveleranno i risultati della rivalutazione dell’aspartame come potenziale sostanza in grado di provocare il cancro.

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