Sanremo record anche nella pubblicità. Ma le polemiche non si spengono

1 year ago 58

Sanremo archivia un’edizione da record, non solo negli ascolti e sui social, ma anche sul fronte pubblicitario. “Abbiamo superato per la prima volta la cifra fatidica di 50 milioni di raccolta, un record anche per Rai Pubblicità”, ha detto in conferenza stampa l’amministratore delegato Gian Paolo Tagliavia. Confermando di fatto le stime e le previsioni fatte nei giorni precedenti l’avvio della manifestazione canora.

Gian Paolo TagliaviaGian Paolo Tagliavia

Fuortes: voce ai giovani

Di un’edizione “dai risultati eccellenti” ha parlato l’ad di Viale Mazzini Carlo Fuortes, che ha messo in scena un “universo giovanile in straordinario fermento creativo”
“Gli ascolti eccellenti e l’attenzione riservata dai giovani al 73mo Festival di Sanremo premiano il lavoro della Rai e di quanti hanno reso possibile un’edizione destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro Paese”, si legge nella sua nota di commento.

Fuortes ha ricordato la presenza di Mattarella e si è soffermato ancora di più sulla cifra giovane del Festival, riconoscendogli il merito di aver “fatto esprimere voci di una generazione che si è messa in movimento per crescere, per dimostrare di avere potenzialità enormi, per fare in modo che l’Italia sia sempre più protagonista in Europa e nel mondo con la musica e la cultura. Un patrimonio enorme che dobbiamo saper usare nella maniera migliore”, ha aggiunto l’ad Rai.

“Non è solo intrattenimento, non sono solo canzoni e divertimento: è un’industria che dimostra cosa la Rai è in grado di realizzare attraverso la televisione, la radio, RaiPlay e i social media perfettamente equilibrati nell’offrire al pubblico contenuti sempre diversi, puntuali e approfonditi. E’ un’impresa che nessun’altra azienda di comunicazione al mondo compie con la stessa forza e lo stesso impegno”, ha ribadito ringraziando i protagonisti del Festival, tutta l’azienda e includendo anche Fiorello, protagonista indiretto con i numeri del suo ‘Viva Rai 2 … Viva Sanremo’.

Amadeus: polemiche zittite da forza della gente

In conferenza stampa ha fatto il suo bilancio anche Amadeus, già confermato al timone per il 2024. “La forza della gente zittisce qualsiasi polemica”, ha detto. “Di questo festival mi porto dietro tante cose”, ha spiegato citando tra gli altri la visita di Sergio Mattarella e “la libertà che hanno avuto gli artisti di esprimersi”.
A stupirlo anche la presenza in città di tanta gente “dai 5 agli 80 anni”: “ti fa capire che la condivisione del pubblico è la forza del festival”.

I numeri registrati dalla sua quarta edizione da conduttore non hanno comunque messo a tacere le polemiche. Da ultimo quella scatenata per il bacio tra Rosa Chemical e Fedez.
“Non è nostra volontà turbare il pubblico a casa”. “Le cose non vengono preventivate. Rientra nella totale libertà degli artisti che fa parte di una diretta: ci si affida al buon senso di tutti”.

E viste le polemiche che la politica ha scatenato anche sui vertici Rai, che potrebbero avere delle ripercussioni anche sul suo ruolo in futuro, Amadeus ha detto: “Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare. Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile”. “Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento. Perché se devo sbagliare, devo poter dire ho sbagliato con le mie idee e non con le idee o le imposizioni di qualcun altro”, ha concluso.

Coletta e l’amarezza per gli attacchi personali

“Non c’è Sanremo senza polemica, ma il prodotto televisivo che viene costruito nei mesi, nella scelta e nella selezione, è un lavoro che vuole parlare a chi guarda la tv, portando il miglior prodotto possibile”, il punto di vista di Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time Rai.
“Sono convinto che alcune parti di questo festival faranno parte della storia della tv”, ha proseguito. “Ma rimangono anche le amarezze sugli attacchi personali ricevuti. Trovo incivile che i dirigenti del servizio pubblico siano attaccati sul fronte privato”.
“Le esternazione politiche fanno parte di una lettura di una manifestaizone coì importante, ma il nostro lavoro è legato al prodotto tv. Vederlo così rappresenta la gioia più grande”, ha concluso

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