Santanchè in Senato: dalla stampa “pratiche sporche e schifose”

10 months ago 54

“La mattina mi guardo allo specchio e mi piace quello che vedo riflesso”. Così il ministro per il turismo, Daniela Santanchè nella sua informativa al Senato, dopo le indiscrezioni di stampa su presunte irregolarità delle aziende Visibilia e Ki Group. “Se ho commesso errori ho già pagato, gli organi fallimentari italiani funzionano bene, magari con un po’ di lentezza”.

“Dentro Visibilia spa c’era una dipendente part time. Sono stata accusata di aver usato le prestazioni della dipendente che invece era in cassa integrazione a zero ore. Di fronte alla contestazione tardiva della dipendente pur ritenendo le sue informazioni infondate ed essendo certa che lei non ha mai messo piede in Visibila, la società ha sanato la situazione considerandola in servizio senza che fosse pervenuta alcuna richiesta dagli enti preposti e prima della vicenda mediatica. Nessun altro dipendente ha sollevato questioni sulla cassa integrazione. La trasmissione televisiva (Report ndr) pensava di avere una non notizia bomba invece era una non notizia”.

“Il domani pubblica cose senza citare le fonti E’ bene delle due l’una: o questo giornale mente sapendo di mentire oppure sceglie questo giorno, quello del mio intervento per una classica imboscata per colpire un ministro del governo contro cui si scaglia ogni giorno”.

Dalla stampa arrivano “pratiche sporche e schifose”. “Se non fosse per il rispetto che porto per quest’aula dopo l’uscita proditoria del Domani chiuderei qua il mio intervento ma, aspettando un segno concreto da parte di tutti i colleghi provo a riprendere il filo del mio intervento”.

“Ho preferito non fare pesare al governo le conseguenze di una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti”.

“Mi fa sorridere che le critiche più feroci vengono da molti che in privato hanno tutto un altro atteggiamento nei miei confronti. A volte fa anche piacere prenotare nei locali di intrattenimento che io ho fondato. Ma io sono felice di farlo. E mi fermo qui per carità di patria…”.

I 5stelle presentano la mozione di sfiducia, il cosiddetto Terzo Polo diviso


“Abbiamo da pochi minuti presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti” ha detto, riferendosi alla ministra, il capogruppo del Movimento 5stelle al Senato, Stefano Patuanelli dopo l’informativa di Daniela Santanchè. In Aula è scattato il coro del gruppo pentastellato “Dimissioni, dimissioni”.

“Non ci siamo spaccati ma Paita ha detto a Calenda: se vuoi fare il giustizialista fallo pure. Ma non lo farai a nome del gruppo. Se vuoi parli in dissenso a fine seduta. Noi saremo garantisti con FdI come FdI non lo è stata con noi” sottolineano fonti di Italia Viva sull’esito della riunione sul caso Santanchè del gruppo del Senato di Azione-Italia Viva, presieduto da Raffaella Paita, che del partito guidato da Matteo Renzi è anche coordinatrice nazionale.

E da Calenda è arrivata a stretto giro una risposta: “Santanchè spieghi e, se non spiega, per quanto concerne noi, si deve dimettere. Vediamo se l’intervento del senatore Borghi sarà su questa linea” ha detto l’ex ministro dello Sviluppo economico a margine della riunione del gruppo Italia viva-Azione del Senato, aggiungendo: “Il penale non ci interessa ma se non hai pagato il Tfr e gli stipendi ai dipendenti, se non hai pagato i fornitori, se tutto questo è vero non puoi fare la ministra. Spero che Borghi rifletta questa posizione chiarita nell’assemblea dei senatori, altrimenti ribadiremo la nostra posizione” ha sottolineato Calenda.

“Sempre garantisti, verificheremo le cose dette oggi in aula da Santanchè. Non seguiremo Calenda sulla linea grillina, del Fatto Quotidiano e di Report” ha invece precisato in una nota Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva.

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