Sardegna, l’Isola dei Grifoni.

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Grifone (Gyps fulvus)

Una buona notizia per la Natura, la Sardegna sta ritornando a esser l’Isola dei Grifoni.

Nei giorni scorsi sono stati liberati una quindicina di esemplari di Grifone nella grande voliera di Villasalto, nella Sardegna meridionale, nell’ambito del progetto “Life – Safe for Vultures”.

Erano giunti circa un anno fa, mentre a breve altri GrIfoni giungeranno nella grande voliera di acclimatazione di Cea Romana, sui monti di Villasalto.

I primi Grifoni sono stati liberati per divenire – si spera – il primo nucleo di una nuova vitale colonia nidificante.

Villasalto, voliera di acclimatazione Agenzia Forestas e liberazione dei Grifoni (foto LIFE Safe for Vultures, aprile 2024)

La situazione del Grifone in Sardegna è in via di netto miglioramento, grazie soprattutto al progetto “Life – Safe for Vultures”, un progetto LIFE che funziona (a differenza di altri…), un gran bel segnale per il futuro.

Con l’ultimo censimento terminato nel mese di novembre 2022 (45 rilevatori in 15 diverse postazioni) si stimano 316 – 338 esemplari di  Grifone (Gyps fulvus) in volo nei cieli della Sardegna.

I Grifoni, infatti, in sette anni sono più che sono raddoppiati nell’areale sardo, fra la costa di Bosa e la Nurra, nella Sardegna nord occidentale.

Ormai volteggiano anche nei cieli dove non si vedevano da tempo: nel Sàrrabus e sul massiccio dei Sette Fratelli, per esempio.

percorso del Grifone Cristina (dal progetto “Life – Safe for Vultures”, 2022)

Cristina è una femmina di Grifone, nata in Sardegna, e ha veleggiato dalla natìa colonia sulle falesie fra Bosa e Alghero fino a Quirra e ai Sette Fratelli: “a volte alcuni Grifoni vanno in avanscoperta oltre l’areale tradizionale per cercare nuovi territori: sfruttando il Maestrale Cristina è arrivata sino alla costa tra Muravera e Quirra, sostando nella zona dove nel 2023 sarà liberato un nuovo nucleo di Grifoni”.

Così ne parlano gli esperti del progetto “Life – Safe for Vultures (LIFE19 NAT/IT/000732), promosso e attivato (2021) dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari in partenariato con l’Agenzia ForestasE-Distribuzione, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna e la Vulture Conservation Foundation.

L’attuale progetto Life segue virtuosamente il precedente progetto “Life – Sotto le ali del Grifone”, promosso e avviato (2015) dall’Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Medicina Veterinaria, Regione autonoma della Sardegna, Regione Andalusia, Comune di Bosa, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Agenzia Forestas (già Ente Foreste della Sardegna), Parco naturale regionale di Porto Conte, Istituto zooprofilattico e Agenzia Agris.

Grifone (Gyps fulvus)

Hanno quali obiettivi il sostegno e il consolidamento dell’unica colonia autoctona del grande avvoltoio in Italia, che nidifica sulla costa alta fra Alghero, Bosa, Villanova Monteleone, assicurando la sopravvivenza a lungo termine della popolazione di Grifone in Sardegna, espandendo il suo l’areale di distribuzione in tutta l’Isola, aumentandone la capacità portante e prevenendo le principali minacce come l’avvelenamento e l’interazione con le infrastrutture energetiche.grazie ai fondi comunitari del programma per l’ambiente e l’azione per il clima LIFE 2014-2020.

Ed ecco qualche dato rilevante (qui il report integrale): da 27 coppie nidificanti e 20 giovani involati del 2015 si è passati a 51 coppie nidificanti e 37 giovani involati del 2020.

Nel 2019 sono nati altri 34 piccoli Grifoni.

Una cosa simile non accadeva da una quarantina d’anni e da ciò si capisce l’importanza dell’avvenimento.

L’efficacia delle azioni di conservazione del Grifone è stata valutata in base all’incremento demografico della popolazione.

Si è partiti nel dicembre 2020 dal controllo dei siti notoriamente occupati da coppie territoriali di Grifone, mentre tra gennaio e settembre 2021 si sono rilevati i parametri riproduttivi di ogni coppia attiva, arrivando a censire 66 coppie territoriali: 61 nel Bosano (+92,4%) e 5 nell’Algherese (+7,6%). Sono state occupate 10 colonie (9 nel Bosano, 1 nell’Algherese), composte da minimo 2 coppie e massimo 16, e 4 siti isolati, tutti nel Bosano. Aumentano dunque le coppie territoriali (+6), le deposizioni (+4) e gli juveniles (+8), con 45 nuovi involi.

Il successo riproduttivo e la produttività sono aumentati del 12,3% e del 9,7%.

Grifone (Gyps fulvus)

Almeno 4 coppie miste, ossia formate da individui provenienti dal programma di restocking del progetto Life Under Griffon Wings e da individui della popolazione locale, hanno portato a termine il loro ciclo riproduttivo. Sono calate le perdite di covate (8 nel 2021, 12 nel 2020) e il tasso di mortalità prenatale è passato da 23,5% a 14,5%. Si è riscontrata la perdita di due giovani prima dell’involo, ma il tasso di mortalità postnatale è passato dal 5,1% al 4,3%.

Complessivamente si stima che oggi i Grifoni in Sardegna siano ben più di 300.

Sembra proprio un pieno successo, confermato rispetto agli anni scorsi.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) è dalla parte del Grifone, sempre.  

Tuttavia, riteniamo che sia necessaria una vera e propria area naturale protetta, una riserva naturale, sul litorale bosano-algherese per salvaguardare le colonie nidificanti del Grifone.   Sarebbe la fine del pericolo della speculazione immobiliare (fortemente contrastata dal GrIG) e anche un vero beneficio per l’equilibrata crescita economico-sociale della Planargia.

E ora l’esplorazione naturale fin nel sud est dell’Isola.

Ottimi segnali, buone notizie per la Natura. Finalmente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

qui il primo report Monitoraggio del successo riproduttivo, 2021

qui il sito web del progetto “Life – Safe for Vultures”

qui il sito web del progetto “Life – Sotto le ali del Grifone”.

IL LAYMAN’S REPORT E L’AFTER LIFE CONSERVATION PLAN

Il Layman’s Report è uno strumento che racconta presupposti, obiettivi, risultati e impatti dei progetti finanziati dal Programma Life. Puoi leggere il nostro QUI.

L’After Life Conservation Plan invece racconta come proseguiranno le azioni del progetto quando questo sarà finito, nel nostro caso dal prossimo 1° settembre. Puoi leggerlo QUI.

A.N.S.A.13 aprile 2024

Nel sud Sardegna si celebra il ritorno del grifone dopo 60 anni.

Martedì l’evento a Villasalto il rilascio dei primi 15 esemplari. 

l progetto Life Safe for Vultures entra nel vivo e i partner celebrano uno dei momenti più importanti del progetto insieme alle comunità locali coinvolte direttamente, ma anche con esperti internazionali, addetti ai lavori, appassionati, istituzioni e con l’intera comunità degli “amici del grifone”, una rete sempre più vasta di volontari che contribuiscono alla riuscita delle azioni messe in campo.

In concomitanza con il rilascio del primo contingente di 15 grifoni nel Sud Sardegna, martedì 16 aprile dalle 10.30 si terrà a Villasalto, nella sala congressi messa a disposizione dall’amministrazione comunale, un evento pubblico nel corso del quale saranno ripercorse le tappe che hanno portato a questo risultato.    Il progetto lavora per creare nell’isola le condizioni per catalizzare la naturale espansione dell’areale di distribuzione della specie, sia attraverso la mitigazione dei rischi connessi all’avvelenamento e all’interazione con le infrastrutture energetiche, che attraverso un programma di ripopolamento che consiste nel rilascio entro la fine del progetto di una cinquantina di individui provenienti prevalentemente dalla Spagna, ma anche da altre parti d’Europa, o recuperati nell’isola in condizioni di difficoltà.

Unitamente alla liberazione dei grifoni dalla voliera di preambientamento realizzata nel cantiere boschivo di Villasalto – in località Cea Romana, nel Sarrabus Gerrei – è stata ampliata ed estesa la rete dei carnai aziendali per assicurare l’approvvigionamento alimentare degli animali, con l’auspicio che creino in questa zona una nuova colonia nidificante che manca da 60 anni.

Bosa, liberazione di un esemplare di Grifone (febbraio 2014)

dal sito web istituzionale dell’Agenzia regionale Forestas, 15 marzo 2023

La Sardegna ha potuto contare, finora, su un’unica colonia residua di Grifoni: quella di Bosa-Alghero. 

Con il nuovo progetto (LIFE 19 NAT/IT/000732) chiamato “Safe for Vultures” (“sicuro per gli avvoltoi”) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma per l’ambiente e l’azione per il clima Life 2014-2020 con l’obiettivo di assicurare la
sopravvivenza a lungo termine della popolazione di grifone in Sardegna, espandendo il suo areale di distribuzione, aumentandone la capacità portante e prevenendo le principali minacce come l’avvelenamento e l’interazione con le infrastrutture energetiche. 

Forestas ha quindi individuato un’area forestale “sicura” nel Sarrabus-Gerrei e ha costruito col proprio personale e grazie alle risorse del progetto una nuova voliera di ambientamento e quarantena, fulcro logistico dei nuovi rilasci (ripopolamento) per creare una nuova colonia nel sud Sardegna e mettere in sicurezza la popolazione sarda di questo meravoglioso grande avvoltoio, rafforzandone la presenza e la diffuzione geografica.

Arrivati i primi 12 grifoni dalla Spagna, per ripopolare il sud Sardegna

Sono così sbarcati a Porto Torres i primi 12 giovani grifoni che provengono dal porto di Barcellona e stanno per diventare i protagonisti di LIFE Safe for Vultures: si tratta di esemplari, trovati in difficoltà in natura e poi totalmente riabilitati in appositi centri di recupero. Parteciperanno senza saperlo al piano di ripopolamento per favorire il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna, in un’areale in cui storicamente i loro simili hanno avuto casa fino al secolo scorso, quando svolgevano importanti funzioni ecosistemiche per gli allevamenti estensivi, estinguendosi nel secondo dopoguerra per una serie di concause.

Arrivati nella nostra isola, i grifoni sono stati presi in consegna dal CFVA e dall’Agenzia regionale Forestas, partner del progetto insieme a Veterinaria dell’UniSS, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation (VCF). Questo primo contingente di grifoni secondo il responsabile del centro fauna Forestas di Bonassai, comprende animali in buone condizioni e reattivi: l’accurata visita clinica e i prelievi cui sono stati sottoposti serviranno a escludere problematiche sanitarie e se tutto va come auspichiamo, una quarantena di quindici giorni dovrebbe essere più che sufficiente per poi procedere al loro trasferimento a Villasalto.

Preliminari sanitari

Il personale veterinario Forestas presso il Centro di recupero della fauna selvatica (CARFS) di Bonassai-Olmedo, ha provveduto all‘accoglienza e al trasporto nelle voliere di “quarantena” – che li ospiteranno prima del trasferimento nella voliera di acclimatamento realizzata proprio nel territorio di Villasalto.  L’equipe coordinata di Forestas ha sottoposto gli esemplari spagnoli ad accurate visite mediche e a scrupolosi controlli sanitari.  In attesa che gli esiti delle analisi del sangue confermino un buono stato di salute, i grifoni sono stati inanellati con un anello metallico e un anello colorato per l’identificazione a distanza.  Si è poi provveduto a verificare con la scansione del microchip che gli animali arrivati dalla Spagna fossero quelli previsti e già schedati. I veterinari si sono occupati, più in generale, di controllare lo stato di salute degli animali anche in seguito ai potenziali stress del viaggio, ma anche di acquisire dati sanitari che potranno tornare utili in seguito: come il peso ad altre misurazioni.

Per un nuovo nucleo di avvoltoi nel sud Sardegna

I 12 grifoni – che presto potrebbero diventare un nucleo che abiterà i cieli meridionali dell’isola  sono 4 maschi e 8 femmine.  Sono tutti ancora immaturi sessualmente con la sola eccezione di un maschio adulto. Il ricovero che tutti hanno subito in passato è generalmente seguito a incidenti di varia natura dettati da inesperienza e disorientamento; questi esemplari sono stati curati e riabilitati nel centro Amus di Villafranca de los Barros, in provincia di Badajoz, nella comunità autonoma dell’Estremadura e nel centro Los Hornos di Sierra de Fuentes, in provincia di Cáceres, sempre nell’Estremadura.

Dei contatti con questi due importanti centri spagnoli, così come altri rapporti di collaborazione e scambi in Germania, Olanda, Turchia, si è occupata la VCF – una ONG impegnata nella conservazione delle specie di avvoltoi europei, esperta di riproduzione in cattività, reintroduzione e protezione di avvoltoi nel loro habitat naturale. Un tassello fondamentale nelle operazioni in programma per il ritorno di questi rapaci nel sud Sardegna.

La voliera di Villasalto: base operativa per la reintroduzione al sud 

È la prima completata nell’ambito di LIFE Safe for Vultures dopo quelle costruite ad Alghero (nell’oasi forestale delle Prigionette di Porto Conte) e a Villanova Monteleone (nel cantiere Forestas di Monte Minerva) nel progetto precedente (LIFE Under Grifon Wings). La disponibiltà di una grossa voliera sul territorio, nei due casi precedenti, ha permesso di moltiplicare la presenza dei grifoni nel Nord Ovest Sardegna, unica area d’Italia in cui non si è mai estinto.
Questa terza, realizzata a Villasalto, è stata costruita dal personale Forestas facendo tesoro dell’esperienza maturata negli anni e migliorata in alcuni aspetti, grazie al lavoro dei tecnici e all’esperienza maturata da oltre vent’anni tra il personale Forestas, per consentire un continuo monitoraggio degli animali e contenere lo stress dovuto alla cattività.

La scelta dell’area di realizzazione ha comportato un attento lavoro di studio e valutazione che non ha trascurato la ricerca storica sulla distribuzione della specie nel Sarrabus-Gerrei e la raccolta di testimonianze dirette che attestano le principali cause della scomparsa. Un lavoro portato avanti negli ultimi anni dal Servizio Tecnico della Direzione Generale insieme al Territoriale di Cagliari.
Da queste basi muove il più ambizioso progetto LIFE Safe for Vultures, che intende riportare il grifone in territori dove è letteralmente sparito da decenni, coinvolgendo in questo processo anche le comunità locali.  Villasalto sarà dunque l’epicentro di una delle operazioni cruciali del progetto, nell’ambito del quale i partner continuano intanto a portare avanti le altre azioni con lo scopo di limitare i principali rischi.

Grifone (Gyps fulvus)

(foto LIFE Safe for Vultures, Agenzia Forestas, S.D., archivio GrIG)

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