[STELLANTIS] Operai in sciopero, la solidarietà nella lotta di lavoratori e disoccupati in volantinaggio dai cancelli di Fca Pomigliano

11 months ago 53

Oggi, una delegazione di lavoratori SI Cobas e disoccupati del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” ha volantinato fuori ai cancelli della Stellantis di Pomigliano d’Arco per esprimere il proprio sostegno agli scioperi portati avanti in queste settimane dagli operai del più grande stabilimento del sud Italia contro i ritmi infernali in fabbrica.

Quando le lotte sono vere, il nostro sostegno è incondizionato e va al di là delle appartenenze di sigla.

Gli operai Stellantis possono vincere la loro battaglia solo proseguendo la mobilitazione e collegandosi a quelle avanguardie di classe che da anni lottano quotidianamente contro lo sfruttamento, la precarietà e i salari da fame.

Operai e disoccupati: uniti si vince!

S.I. Cobas Napoli e Caserta

Qui sotto, il testo del volantino diffuso aglli operai dai cancelli:

LOTTA DURA SENZA PAURA!!!

Il tappo è finalmente saltato: a 13 anni dall’introduzione del Piano-Marchionne, che sancì la fuoriuscita di FIAT-FCA dal CCNL metalmeccanici, l’introduzione di un contratto aziendale su misura dei padroni, l’esclusione dalla contrattazione di tutti i sindacati non asserviti, la brutale criminalizzazione delle avanguardie di lotta e l’imposizione di ritmi e condizioni di lavoro massacranti, alla Stellantis di Pomigliano d’Arco torna finalmente a risuonare la parola SCIOPERO.

Stavolta, non si tratta né di una proclamazione “rituale” quali abbiamo assistito in questi anni, né di uno sciopero che, seppur generosamente, coinvolge solo una minoranza di operai combattivi: quello della scorsa settimana è stato uno sciopero vero, spontaneo, “di pancia” e con dimensioni di massa!

Come SI Cobas abbiamo per anni sostenuto che gli operai Stellantis si trovavano in una pentola a pressione fatta di ritmi insostenibili, ricatti e collusioni dei sindacati “firmatutto”, ma che quella pentola prima o poi era destinata ad esplodere.

Il piano di cessione di ramo d’azienda per 28 lavoratori di FCA service ha fatto da “detonatore” di un malessere generale: in questi anni almeno 1000 operai hanno contratto patologie debilitanti e muscoloscheletriche dovute ai ritmi infernali; negli ultimi mesi sono aumentati vertiginosamente gli incidenti e gli infortuni sul lavoro; e dopo 15 anni (con un ritardo complice e vergognoso), la magistratura ha finalmente dovuto riconoscere il carattere discriminatorio della deportazione dei 316 a Nola.

Il grido di “dignità” con cui gli operai hanno detto basta a questo sistema di schiavitù, bloccando interamente la produzione della Panda e in larga parte la Tonale, è un segnale di risveglio che non può e non deve andare disperso.

L’impatto di questo sciopero già sta riecheggiando negli altri stabilimenti, da Melfi a Cassino, da Termoli a Rivalta: per questo, le organizzazioni come la Fiom, che in questi mesi hanno ricevuto la fiducia degli operai di Pomigliano perché giudicate non del tutto complici col sistema-Stellantis, hanno ora il dovere di proseguire la lotta e allargarla a livello nazionale, su obbiettivi concreti e quindi non limitandosi solo alla ricerca di un proprio strapuntino ai tavoli di trattativa.

La lotta di questi giorni può avere successo solo se punta a una radicale messa in discussione del contratto aziendale, alla reintroduzione in tutta Stellantis del CCNL metalmeccanici, alla tutela integrale della sicurezza e della salute sul posto di lavoro e, quindi, all’abolizione dei ferrei parametri su ritmi e produttività che hanno portato gli operai ad essere spremuti come limoni.

Solo la lotta potrà permettere agli operai di resistere un minuto in più del padrone.
Su queste basi, il SI Cobas è e sarà presente al fianco dei lavoratori Stellantis e di tutte le iniziative e forme di mobilitazione che essi sceglieranno di mettere in piedi.

SI Cobas Napoli e Caserta

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