Vigilanza Rai, forse ci siamo. In lizza due Cinquestelle

Va verso lo sblocco la partita sulla Vigilanza Rai dopo che i tempi si sono allungati prima per le nomine al Copasir, poi per l’istituzione della nuova Commissione parlamentare sul femminicidio, che ha dato lo spunto per allargare la Commissione di Vigilanza portandola da 40 a 42 membri.

Sono passati tre mesi dalla formazione del governo Meloni ma la prossima dovrebbe essere la settimana decisiva a sentire i bene informati i nell’area di governo, per nominare i commissari e votare il presidente.

Le cose sono in via di risoluzione perché è saltato anche l’intoppo di Matteo Renzi che alla presidenza voleva a tutti i costi la pupilla Maria Elena Boschi, che ha trovato una collocazione soddisfacente come presidente della commissione sul femminicidio.

Alla Vigilanza il gioco ritorna in mano ai 5Stelle ai quali spetta di diritto la presidenza in quanto sono il partito di opposizione più numeroso dopo il Pd, che ha preferito la presidenza del Copasir.

Riccardo Ricciardi

In lizza per i pentastellati ci sarebbero Stefano Patuanelli che ha già avuto esperienze dei problemi del servizio pubblico essendo stato ministro del Mise, e Riccardo Ricciardi, vicepresidente del partito molto vicino a Giuseppe Conte e meno noto al grande pubblico ma ha una storia che potrebbe farne un presidente interessante della Vigilanza.

Toscano, 41 anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia presso l’Ateneo di Pisa nel 2007 è stato selezionato dalla Scuola Nazionale di Cinema presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove si è diplomato nel corso di Sceneggiatura nel 2010. Ha lavorato diversi anni nel campo cinematografico e in teatro con spettacoli, da lui scritti e diretti in molti teatri d’Italia. Nel 2015 ha ideato e diretto il primo festival italiano dedicato alla memoria, in tutte le sue declinazioni, da quella scientifica a quella storica: Memofest, che ha visto la presenza di nomi quali Vinicio Capossela, Francesco De Gregori, Sandro Ruotolo, Piercamillo Davigo, Federico Buffa e molti altri ancora. Dal 2013 è un portavoce del Movimento 5 Stelle, prima come Consigliere Comunale nel Comune di Massa poi, dal 2018, come Deputato.

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