Washington Post, scattano i pimi licenziamenti

1 year ago 42

Il Washington Post ha annunciato ufficialmente i primi tagli al personale. Venti in tutto i licenziamenti, ai quali vanno ad aggiungersi una trentina di posizioni rimaste vacanti, che l’editrice ha deciso di non riempire.
A seguito dei tagli, il WaPo stoppa i verticali Launcher e KidsPost, dedicati rispettivamente al mondo dei videogames e degli esport e ai bambini.

Tagli anticipati a dicembre

La notizia era ampiamente attesa. Più di un mese, a metà dicembre Fred Ryan in un incontro con i dipendenti aveva anticipato – senza possibilità di domande – tagli a “una cifra” sui 2500 dipendenti della testata di proprietà di Jeff Bezos. Creando aspettative ben più infauste sui lavoratori coinvolti, rispetto a quanto – fortunatamente – si è verificato.
In una nota allo staff l’executive editor Sally Buzbee ha specificato che al momento non sono in programma altri tagli. L’editrice, comunque, vuole continuare ad assumere in aree considerate più remunerative.

La situazione al WaPo

Gli ultimi licenziamenti si aggiungono a quelli di fine 2022, che aveva portato alla chiusura del supplemento domenicale, con la conseguente perdita di 11 posti di lavoro tra cui quello della critica di danza Sarah Kaufman, vincitrice del premio Pulitzer.

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