[CONTRIBUTO] Starbucks fa causa al sindacato per un post a difesa del popolo palestinese

5 months ago 27

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul loro sito (vedi qui):

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questa nota su un’iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese presa dai lavoratori di Starbucks negli Stati Uniti, e immediatamente sanzionata con una denuncia alla magistratura dalla multinazionale.

La scesa in campo dei lavoratori negli Stati Uniti e in tutti i paesi imperialisti occidentali è fondamentale per modificare il corso della guerra in Palestina. Sono iniziative finora troppo timide, ma vanno fatte conoscere per sollecitarne altre, e una dinamica che vada quanto prima in direzione di azioni di lotta più determinate – ossia: blocchi delle merci per Israele, a cominciare dalle forniture belliche, e scioperi. 

Redazione Il Pungolo Rosso

STARBUCKS FA CAUSA AL SINDACATO

PER AVER ESPRESSO SOLIDARIETA’ ALLA PALESTINA

Finisce in tribunale lo scontro tra Starbucks e il sindacato che organizza i suoi lavoratori in seguito ad un post pubblicato sui social network in solidarietà alla Palestina.

Starbucks ha citato in giudizio gli Starbucks Workers United in un tribunale federale in Iowa mercoledì (1 novembre) sostenendo che un post filo-palestinese pubblicato da un account sindacale ha fatto arrabbiare centinaia di clienti e ha danneggiato la reputazione aziendale.

Starbucks sta facendo causa per violazione del marchio, chiedendo che Workers United smetta di utilizzare il nome “Starbucks Workers United” e che il gruppo smetta di utilizzare un logo verde circolare che assomiglia al logo di Starbucks.

A sua volta, Starbucks Workers United ha chiesto a un tribunale federale in Pennsylvania di stabilire che può continuare a usare il nome di Starbucks e un logo simile, denunciando l’azienda per aver diffamato il sindacato, sottintendendo che il messaggio di solidarietà al popolo palestinese fosse un proclama di sostegno al terrorismo.

“Starbucks sta cercando di sfruttare la tragedia in corso in Medio Oriente per rafforzare la campagna antisindacale della società”, ha scritto la presidente dei lavoratori Lynne Fox in una lettera a Starbucks.

Nella sua causa, Starbucks Workers United ha osservato che i sindacati spesso usano il nome della società dei lavoratori che rappresentano, tra cui l’Amazon Labor Union e la National Football League Players Association.

Starbucks Workers United opera sotto quel nome da agosto 2021, pochi mesi prima di sindacalizzare il suo primo negozio Starbucks a Buffalo, New York. Da allora, almeno 366 filiali hanno votato per la sindacalizzazione. La campagna ha contribuito a dare il via a un’ondata di mobilitazioni sindacali negli Stati Uniti, dalle lotte in  Amazon a quelle degli scrittori e attori di Hollywood fino al grande sciopero degli operai del settore automobilistico.

Ma Starbucks non accetta la sindacalizzazione e non ha ancora raggiunto un accordo  in nessuno dei suoi negozi sindacalizzati, nonostante numerosi scioperi, picchetti e proteste, e malgrado ci siano stati ben 38 verdetti di giudici federali distrettuali e amministrativi del National Labor Relations Board che hanno confermato le pratiche di lavoro sleali messe in atto da Starbucks, condannando il ritardo dei negoziati e la trattenuta delle quote sindacali dei lavoratori sindacalizzati.

Il comportamento anti-sindacale e le posizioni filo sioniste della multinazionale del caffè dimostrano ancora più chiaramente che il nemico da combattere è in casa nostra. La lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento padronale e la solidarietà alla Resistenza Palestinese possono e devono procedere sullo stesso binario. Non lasciamo in pace chi fa affari con Israele: si tratta delle stesse multinazionali e degli stessi governi responsabili della miseria quotidiana di tutti gli sfruttati della Terra. Starbucks è una delle aziende i cui interessi economici sono legati a doppio filo col regime israeliano, ed è una delle aziende contro cui il movimento di boicottaggio BDS propone di concentrare le proprie energie.

I NEMICI DEL POPOLO PALESTINESE

SONO NEMICI DI TUTTO IL PROLETARIATO!

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